23^ Festa del Grano Buono di Rutigliano: Gli eventi e le attrazioni del Centro Storico
Un grande successo in termini di pubblico e qualità ha contraddistinto la 23^ edizione della Festa del Grano Buono di Rutigliano.
La festa cittadina organizzata dall’Associazione Porta Nuova di Rutigliano ha fatto molta strada dalla prima edizione del 1997, in un centro storico in cui- racconta il Presidente Pietro Poli- non riceveva ancora fornitura di gas e che oggi diventa esclusivo salotto per la festa del prodotto culinario rutiglianese.

Il Grano Buono di Rutigliano
Il «grano Buono di Rutigliano» è un cereale che viene coltivato esclusivamente nel territorio di Rutigliano da 8.000 anni, come proverebbero le ricerche archeologiche compiute in questo territorio.
Ha caratteristiche che lo rendono unico: oltre alla conformazione morfologica (le spighe raggiungono una altezza di molto superiore rispetto ad altri tipi di grano), vanta peculiari qualità alimentari che lo differenziano rispetto alle altre varietà cerealicole, risultando particolarmente idoneo per essere cucinato.

Per tale motivo, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa che impegna l’Università e il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il Gal del Sudest Barese, il Comune di Rutigliano e l’associazione PortaNuova ad operare, ciascun soggetto nei propri ambiti di azione, alla ricerca, mediante caratterizzazione chimica e morfologica, alla promozione e alla valorizzazione di tale spighe dorate autoctone.
Dalla coltivazione di questo tipico frumento, denominato anche in ambito scientifico «grano Buono di Rutigliano», ha origine la tradizionale gastronomia rutiglianese, in cui il grano Buono è protagonista: una appetitosa tradizione culinaria che viene esaltata annualmente in occasione della storica Festa del «grano Buono di Rutigliano».
La 23^ Edizione del Grano Buono di Rutigliano
Degustazioni
Numerosi stand si sono snodati lungo tutta l’area del Centro Storico e di Piazza XX Settembre per far apprezzare ai rutiglianesi e far conoscere ai forestieri la bontà dei piatti tipici locali a base di grano.

Musica nel Centro Storico
Due, in particolare, le postazioni musicali della 23^ed del Grano Buono di Rutigliano.
Nella piazza antistante la Chiesa Madre, “Taranta Fil e Sud Band” hanno incantato e coinvolto il pubblico con musica e danze della tradizione popolare meridionale. Un’ottima occasione per immergere tutti i sensi nel folklore locale partendo dal gusto di assaggiare un buon piatto di grano offerto dall’associazione Porta Nuova, osservando i costumi caratteristici indossati dalla band, ascoltando tarante e pizziche e toccandosi la mano nelle classiche coreografie tarantolate.

Piazza Colamussi è invece dedicata agli Inside Out, dai coivolgenti colori pop, soul, rock e funky. Il gruppo del sassofonista rutiglianese Mimmo Gassi si occupa principalmente di ricevimenti privati e ricorrenze gioiose ma decide, nella serata del 7 luglio, di dimostrare al pubblico di essere all’altezza di una coinvolgente serata in musica “on the street“. Scommessa vinta.

Inside Out è composto da Mimmo Gassi (Sassofoni) Antonio Furio (Piano/Tastiere) Sara Nigri (Voce) Donato Pinto (Contrabbasso e Basso elettrico) Aurelio Lorusso (Batteria)
Turismo: il Centro Storico come non lo avete mai visto
I rutiglianesi lo conoscono molto bene, conoscono ogni chianca, strada e scorciatoia ma la 23^ed. del Grano Buono di Rutigliano ha offerto qualcosa che ha sorpreso i cittadini e fatto innamorare i forestieri.
Durante la giornata del 7 luglio, fino a sera inoltrata, è stato possibile visitare la Collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola (XII secolo) e la Chiesa dell’Immacolata (XVIII secolo). La chiesetta in Piazza Cesare Battisti ha ospitato la Mostra Fotografica «Scorci di Puglia» di Matteo Pappadopoli, mentre via Roma si è trasformata in una strada dell’arte figurativa con bancarelle di «Arte e Artigianato in Strada».
La Torre Normanna, prezioso gioiello e simbolo rutiglianese è rimasta aperta eccezionalmente per visite turistiche guidate dalla Pro Loco di Rutigliano.

Menzione speciale per Largo San Vincenzo in cui è stato aperto al pubblico Palazzo Trojano (XVIII secolo) con possibilità di visite nella parte già restaurata e degustazione di vini. In Palazzo Trojano verrà prossimamente presentato un progetto imprenditoriale riguardo la costruzione di stanze per il pernotto turistico comprendente una lussuosa Spa; un centro benessere che, secondo i rumors, sfrutterà le proprietà benefiche dell’acqua faldifera.

Gli incontri tematici
A partire dalle ore 21:00, Largo Castello ha accolto un tavolo tematico attorno al quale si sono tenuti due incontri su Rutigliano. L’edizione 2019 non ha previsto, diversamente dai passati appuntamenti, una discussione scientifica riguardo il Grano Buono. Il grano Buono di Rutigliano – ricorderà in conclusione Pasquale Redavid (Gal Seb)- è implicato in una ricerca scientifica coordinata tra Università di Bari e CNR a proposito della ripresa alla coltura del cereale rutiglianese (qualità quasi estinta) e alla sua reimmissione sul mercato mondiale. Per debellare le mire imprenditoriali di grandi gruppi multinazionali, spiega ancora Redavid, il Gal si è impegnato nel detenere i diritti del prodotto in modo tale che “Il Grano Buono possa essere di tutti” ed in particolar modo il suo brevetto legato a doppio nodo a Rutigliano e all’associazione Porta Nuova.

“Da Porta Castello a Porta Nuova”: a spasso nella storia con Dario Di Gioia e Giuseppe Lasorella
Già autori di studi storici su Rutigliano, Dario Di Gioia e Giuseppe Lasorella hanno accompagnato il numeroso pubblico di Largo Castello attraverso un tour virtuale del Centro Storico. La peculiarità del loro intervento è rappresentato dall’unione di urbanistica e storia del paese, argomentando i mutamenti urbanistici e la toponomastica con concrete prove (o, nel peggiore dei casi, con teorie probabili). Parte così l’immaginazione del pubblico a partire dall’area di Piazza XX settembre, non ancora giardino pubblico ma indicato sulle carte come “il Salice” o ancora le varie vicissitudini legate alle proprietà e curiosità dei palazzi signorili disseminati lungo il Centro Storico; L’abbattimento di Porta Castello dopo un increscioso incidente con il vescovo di Conversano in processione e ancora l’assunzione della Madonna del Carmine a Protettrice di Rutigliano dopo i miracoli legati alla città. Il tutto per arrivare a Porta Nuova, sineddoche del Borgo Antico e nome dell’associazione organizzatrice.

Gianni Capotorto e “Rutigliano”: compendio illustrato del giornalista rutiglianese
Non voleva presentarlo. L’ha detto più volte Gianni Capotorto, giornalista e storico rutiglianese ma, visto il gradimento del pubblico, è stato un bene che Giambattista Creatore (della Libreria Barcadoro) abbia insistito. Capotorto a più riprese ha detto che il libro rappresenta una Rutigliano forse non più veritiera in quanto il compendio illustrato dalle fotografie di Nicola Amato è stato pubblicato dall’Adda editrice nel lontano 2005. Naturalmente alcune descrizioni possono esser decadute in quanto non si può pretendere ad un copro vivo quale Rutigliano di rimanere fedele ad un libro, tuttavia la pratica guida di Gianni Capotorto rappresenta ancora oggi un ottimo sussidiario delle bellezze locali edito per la collana “Puglia in Tasca”. Il breve tempo a disposizione permette solo a Giambattista Creatore di elencare i meriti dello storico rutiglianese (elenco in realtà incompleto per via del vastissimo curriculum) e per una promessa fatta in pubblico da Capotorto: “Sto preparando un nuovo libro sulle feste di Rutigliano”.

Gli interventi collaterali sono toccati inevitabilmente al presidente di Porta Nuova Pietro Poli ed al Sindaco di Rutigliano Giuseppe Valenano. Poli ha ringraziato in apertura gli ospiti ed il Primo Cittadino rivolgendo a quest’ultimo “Sei il quarto sindaco che battezziamo”, introduzione leggera e scherzosa alla quale è seguita attestazione di stima e augurio di proficue collaborazioni future.

A Giuseppe Valenzano, invece, il compito di concludere l’incontro spendendo parole di lode per l’organizzazione di tutta la manifestazione e lanciando una idea: curare una pubblicazione sulla storia del centro storico. Questa opera letteraria porterebbe al borgo antico ulteriore dignità culturale puntando sull’istruzione in materia delle future generazioni puntando così alla conoscenza per raggiungere l’educazione dei cittadini di domani.
Frakasso Blog – News Blog di Rutigliano