54^ Sagra dell’Uva di Rutigliano: Paola Turci, Fabrizio Moro e Gabry Ponte sul palco di via Dante
Finalmente è stata rivelata la triade degli artisti invitati a Rutigliano in occasione della 54esima Sagra dell’Uva di Rutigliano.
I tre ospiti contattati dal Comitato Civico Sagra dell’Uva sono stati rivelati progressivamente nel corso dell’estate, anche grazie agli indovinelli pubblicati periodicamente dallo storico presentatore della manifestazione: Gianni Capotorto.
Con l’annuncio della partecipazione di Fabrizio Moro, il trio di artisti che calcheranno il palco di via Dante è al completo.
Il programma delle tre serate prevede:
- 21 settembre: Paola Turci
- 22 settembre: Fabrizio Moro
- 23 settembre: Gabry Ponte
21 settembre: Paola Turci
In pochi sanno che un giovane designer rutiglianese ha collaborato alla realizzazione grafica della copertina di “Io Sono” (Warner Music, 2015) e della autobiografia di Paola Turci “Mi amerò lo stesso”. Questa, però, è una ulteriore piccola curiosità che unisce la cantautrice romana a Rutigliano. Di recente l’abbiamo vista partecipare al Festival di Sanremo 2018 come ospite duettando con Noemi nel singolo “Non smettere mai di cercarmi”, oltre alla cattedra in commissione di canto per il talent Amici di Maria de Filippi nel 2017. Il 3 febbraio 2018 pubblica il videoclip di “Eclissi“, inedito contenuto in “Il Secondo Cuore New Edition“.
Biografia
Paola Turci debutta a metà degli anni ‘80 per l’etichetta IT di Vincenzo Micocci, discografico talent scout di cantautori come, tra i tanti, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Rino Gaetano. Fu lui ad intravedere nella presenza e nella splendida voce da contralto di quella ragazza di Roma una cantautrice del futuro: Paola Turci aveva dalla sua grinta, talento e determinazione, qualità che non l’hanno del resto mai abbandonata.
Da quel giorno sono passati all’incirca 30 anni, nei quali la carriera di Paola Turci si è sviluppata seguendo diverse fasi artistiche, corrispondenti ognuna ad una continua ricerca personale. La sua discografia racconta tutto questo, dai primi felici esperimenti cantautorali (“Ragazza sola, ragazza blu”, “Paola Turci”, “Ritorno al presente” e “Candido”), agli album maggiormente ambiziosi (“Ragazze” e “Una sgommata e via”) usciti prima del grande successo commerciale arrivato con “Oltre le nuvole” e “Mi basta il paradiso” alla fine degli anni ‘90. Gli anni Duemila hanno invece coinciso con un ritorno alle proprie istanze artistiche più intime, raccontate grazie ad album come “Questa parte di mondo” e “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, intervallati tra loro a breve distanza dal live “Stato di calma apparente” e seguiti, tra il 2009 e il 2012, da una vera e propria trilogia dedicata all’amore, al femminile e al suo sguardo sul mondo con “Attraversami il cuore”, “Giorni di rose” e “Le storie degli altri”.
Nove partecipazioni al Festival di Sanremo in gara, due come ospite in duetto (nel 2008 e 2014), con una vittoria nella categoria “Emergenti” (nel 1989 con il brano “Bambini”) e tre Premi per la Critica (nel 1987 con “Primo tango”, nel 1988 con “Sarò bellissima” e nel 1989 con “Bambini”), una vittoria al Cantagiro, innumerevoli altri riconoscimenti e dischi d’oro e di platino oltre a centinaia e centinaia di concerti tenuti in tutta Italia; l’impegno costante per Emergency, per la Fondazione Francesca Rava e i suoi progetti in favore dell’infanzia nel mondo e perfino due libri, un romanzo (“Con te accanto”, scritto insieme alla giornalista Eugenia Romanelli ed edito da Rizzoli) e un’autobiografia (“Mi amerò lo stesso” uscita per Mondadori), mettono in mostra soltanto in parte la statura d’artista e la personalità di Paola Turci.
La voce inconfondibile, la sua personalissima vena di autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto personale e privilegiato per quanto sa essere fedele e diretto. Dopo il successo dell’album antologico “Io sono” (Warner Music, 2015) – top 10 degli album più venduti – composto da 12 canzoni del passato risuonate in chiave acustico-elettronica e tre inediti e un tour che l’ha portata in giro per tutta l’Italia, nel settembre 2016 Paola mette in scena un monologo che si ispira alla sua autobiografia “Mi amerò lo stesso”, debuttando, con grande successo di pubblico e di critica, al Teatro Menotti di Milano.Dopo 16 anni Paola Turci torna a Sanremo con il brano “Fatti bella per te”, scritto insieme a Giulia Ananìa, Luca Chiaravalli, Davide Simonetta e prodotto da Luca Chiaravalli. Il singolo anticipa il suo nuovo album di inediti “Il secondo cuore”, uscito il 31 marzo.
Paola sarà di nuovo in tour nell’estate 2018.Paola ricopre il ruolo di professoressa di canto a “Amici 2018”.
(Fonte www.paolaturci.it)
22 settembre: Fabrizio Moro
Un ospite molto ambito, non a caso è stato rivelato per ultimo. Fabrizio Moro, neo vincitore del Festival di Sanremo assieme all’amico barese Ermal Meta, aggiunge una data supplementare al “Fabrizio Moro Tour 2018” per esibirsi nella stessa Puglia che gli ha dato grandi soddisfazioni (durante un live a Taranto nacque il primogenito, Libero).
Biografia
Nato da genitori calabresi di Vibo Valentia terra a cui è ancora oggi molto legato, studia all’Istituto per la cinematografia e la televisione “Roberto Rossellini”.
Moro impara a suonare la chitarra da autodidatta e a 15 anni scrive la sua prima canzone.
La musica gli permette di vivere in pieno la dimensione della borgata che, per lui, rappresenta una forza piuttosto che un impedimento, tanto che proprio l’esperienza della ” periferia urbana” fornisce l’ispirazione ai testi delle sue canzoni, dense di personaggi di quella realtà. Le sue canzoni sono una serie di fotografie, di immagini in sequenza di disagi quotidiani, di vicende soprattutto autobiografiche, per raccontare a suo modo nient’altro che la vita.
Il consenso del grande pubblico arriva nel 2007 partecipando alla 57^ edizione del Festival di Sanremo con il brano “Pensa”, dedicato alle vittime della mafia, riuscendo a vincere la competizione nella categoria Giovani ed aggiudicandosi anche il Premio della critica Mia Martini. Vince inoltre il premio sala stampa e tv e nello stesso anno gli viene riconosciuto anche il premio “Lunezia” come miglior cantautore emergente.
Il 1 marzo 2007, in concomitanza con il Festival, esce il terzo album, intitolato appunto “Pensa” che in poco tempo conquista il disco d’oro.
Nel 2008 è ancora una volta il Festival di Sanremo a dare a Fabrizio Moro il consenso da parte di pubblico e critica. Con la canzone “Eppure mi hai cambiato la vita” si classifica al 3 posto nella sezione Campioni. In una delle tre serate si esibisce con il leader degli Stadio, Gaetano Curreri e da li nasce un’importante collaborazione artistica. Il 29 febbraio 2008, in concomitanza con il Festival, esce il quarto album, intitolato “Domani”, ed e’ ancora disco d’oro, grazie anche all’uscita di “Libero”: canzone manifesto che viene utilizzata come sigla de “I liceali”, fiction generazionale che ottiene un enorme successo.
Il 30 aprile 2013 esce il nuovo album “L’inizio”, prodotto dallo stesso Fabrizio, da Pier Cortese e Roberto Cardelli per Fattoria del Moro Publishing e distribuito da Sony Music Italy, che arriva dopo un’intensa attività live, l’esperienza come autore e una pausa di tre anni dall’ultimo disco.
“L’inizio” perché questo è per l’artista lo start verso una nuova epoca: ha ritrovato se stesso, la sua dimensione.
Il 2015 inizia all’insegna del nuovo album “Via delle Girandole 10” in uscita il 17/3 (su vinile oltre che su cd) e di un importante tour teatrale nelle più grandi città d’Italia.
Nel 2016, a fine anno, viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2017, nella sezione “Big”, dove è in gara con “Portami via“. La canzone sarà inclusa nel nuovo album PACE, in uscita a marzo 2017.
Nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo assieme ad Ermal Meta con il brano “Non mi avete fatto niente” con il quale il duo vince il primo premio. Nello stesso anno Fabrizio Moro pubblica “Parole, rumori, anni“, album che contiene i maggiori successi del cantautore.
(Fonte parziale da pagina FB Fabrizio Moro e Rockol)
23 settembre: Gabry Ponte
Per la prima volta a Rutigliano, il noto DJ ‘atterra’ nella città dell’Uva per la Young Generation, pronto a farci tornare indietro nel tempo con i grandi successi dal ’90 al 2000. Gabry Ponte è passato alla storia per le sue Hit dance e molti remix che ancora fanno ballare e divertire. Tocca a lui chiudere la 54esima Sagra dell’Uva di Rutigliano domenica sera.
Biografia
Inizia a fare il D.J. all’età di 17 anni, lavorando come resident in alcuni locali della sua città, soprattutto al Piere di Poirino. Gabry, a 20 anni, diventa così dj producer. Il primo progetto a cui collabora in qualità di remixer è Da Blitz, i cui singoli per alcuni anni scaleranno ripetutamente le classifiche dance italiane.
Dopo alcuni anni di lavoro in studio inizia la sua collaborazione con Maurizio Lobina e Jeffrey Jay (Gianfranco Randone) e nascono gli Eiffel 65. È il 1999 e il singolo “Blue” raggiunge la vetta delle classifiche in 24 paesi per un totale di oltre 10 milioni di CD venduti ottenendo una nomina per il Grammy Awards come “migliori artisti dance dell’anno” e inoltre vincono premi europei di musica a Monte Carlo come “il miglior artista italiano nel mondo“.
Nell’ottobre del 2002 esce Geordie remake di un classico di Fabrizio De André e ancor prima di un’antica ballata del XVI secolo, che in pochi mesi diventa il successo dance più richiesto nei club e discoteche [senza fonte]e viene premiato con il disco d’oro per oltre 25.000 copie vendute[senza fonte]. Qualche mese dopo uscirà anche il suo primo album da solista “Gabry Ponte” che contiene oltre ai precedenti singoli anche nuove tracce come “De Musica Tonante“, “The Man In The Moon“, “Waterfall” e “Le Voyage“. Nello stesso periodo Gabry entra a far parte anche dello staff di Radio DeeJay.
Continua a leggere la biografia di Gabry Ponte su —> https://it.wikipedia.org/wiki/Gabry_Ponte
(Fonte: Wikipedia)
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