‘Adotta uno studente’: Uniba apre a privati con nuove forme di sponsor
Non è di certo la prima volta che si parla di sponsor entro le mura dell’Università degli Studi di Bari (dal 2014 Tommy Hilfiger e Birra Raffo si sono associati all’Uniba), questa volta c’è qualcosa di diverso. Nuove forme di sponsorizzazione si stanno facendo strada nell’Università barese, non più i soliti cartelloni o loghi diffusi tra i corridoi ma nuove strade di sovvenzionamento. Tra queste, suscita curiosità l’iniziativa “Adotta uno studente” la quale permetterebbe ad aziende ed enti terzi la possibilità di pagare tasse universitarie ad uno studente fino al termine del corso di studi.

L’Ateneo di Bari
Non tutti gli sponsor sono bene accetti
Il consiglio d’amministrazione ha approvato il nuovo regolamento con nuovi parametri evidenziando determinate limitazioni. Non si accetteranno pubblicità collegate direttamente a produzione e distribuzione di prodotti che ledono l’ambiente, la dignità della salute, che contengono propaganda di natura sindacale o politica, messaggi offensivi che esprimano fanatismo, razzismo, odio e sessismo.
Diversi modi di sostenere l’Università
Oltre a questo l’Ateneo acconsentirà anche finanziamenti esterni, donazioni e lasciti ereditari, mecenatismo culturale, art bonus, crowfounding e adozione a distanza di studenti meritevoli.
Chi gestirà i fondi
La gestione è affidata ai singoli dipartimenti, ma la stessa università lascia ai dipartimenti la facoltà di affidare questo compito ad agenzie specializzate in ambito pubblicitario. Per fondi superiori ai 40mila euro, le singole procedure passeranno comunque al vaglio del consiglio di amministrazione.
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