“Anime di Terracotta”: Il messaggio di Aurelia Leone per sempre sul Lungomare di Mola di Bari
Nuove notizie sul fronte arte e bellezza nei luoghi pubblici arrivano da Mola di Bari dove, grazie alla sinergia tra realtà artistiche, Comune e la Presidenza del Consiglio Regionale Puglia.
Si tratta di “Frangiflutti Scolpiti”, il progetto artistico che si pone l’obiettivo di portare bellezza sulla costiera artificiale di Mola di Bari. Tra le opere esposte nel “museo a mare aperto”, anche l’installazione dell’artista rutiglianese Aurelia Leone.

“Frangiflutti Scolpiti” è stato presentato ufficialmente il 5 settembre 2019, da una attività partita il 22 agosto, momento in cui gli artisti hanno effettuato sopralluoghi e realizzato sotto gli occhi di tutti i loro personali omaggi al mare ed alla scogliera molese.
Le opere rimarranno permanentemente in mostra in una sorta di museo a cielo aperto aperto h24 tutto l’anno.

L’idea parte dall’incontro di tra lo scultore Fernando Nicotera e l’operatrice culturale Annella Andriani. Il progetto di Annella Andriani è stato poi condiviso dall’Associazione Premio Libriamola e, dopo aver incontrato il favore ed il patrocinio delle Istituzioni, ha permesso la libera espressione degli artisti: Nicola Pinto, Noemi Isabella Acquatico, Joe Pansa, Francesco Bianco, Aurelia Leone e Nicola Illuzzi.
Anime di Terracotta: L’installazione di Aurelia Leone
Già famosa per lavori di illustrazione e lavorazione della terracotta, la giovane artista rutiglianese scopre un nuovo mondo comunicativo attraverso la manualità della lavorazione della pietra. Per farlo è stato necessario un periodo di apprendimento dell’arte scultorea in modo da essere preparata alla sfida molese.
Aurelia Leone, una volta selezionato accuratamente il luogo per la sua creazione, ha catalizzato il suo background culturale in una installazione chiamata “Anime di Terracotta”, naturalmente in argilla, materiale principe della sua Rutigliano, oltre che strumento privilegiato del padre figulo Pietro Leone.

“Anime di Terracotta” riprende il rapporto tra uomo e mare stringendo il tema alla più vicina attualità, modellando una metafora in argilla per raccontare il dramma della migrazione.
Si tratta di una mano che sorge dai frangiflutti la quale si accerchia di farfalle, il tutto in terracotta.

La mano rappresenta l’aiuto, una mano che parte dalla terra, in soccorso di una moltitudine di esseri viventi dispersi. L’utilizzo della figura delle farfalle richiama fortemente l’effimera vita, vivendo queste un solo giorno, dei milioni di naufraghi e morti e dispersi in mare aperto. L’opera rimarrà sui frangiflutti del litorale molese fino a fondendosi con il panorama urbano.
La forma del progetto permette all’opera di Aurelia Leone- come quelle degli altri artisti partecipanti- di guadagnare la permanenza del messaggio simbolico. Come un bellissimo requiem o come un eterno SOS del vicino faro.

Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.