“Armonie di Natale”: il ritorno a casa di Nico Franchini con Sara Intagliata e Vincenzo Cicchelli
Cos’è il Natale? Non di certo il semplice numero 25 in rosso sul calendario, la nascita di Gesù, il Sol Invictus o qualsivoglia data religiosa. Forse Natale è calore, è il ritorno di un figlio che cerca fortuna nel mondo, che nonostante i km di distanza, sente sempre al proprio fianco la famiglia, il proprio paese natale, una sorella, un padre, una madre, una nonna. Natale è anche restituire incondizionatamente amore e ricordarsi, soprattutto in questi giorni, che il bene donato, anche se non dovesse tornare indietro, ci rende persone migliori.

Queste parole serviranno, lungo questo articolo, a comprendere meglio ciò che è accaduto nella sera del 29 dicembre presso il Salone del Santuario del SS. Crocifisso a Rutigliano, durante “Armonie di Natale”, Gran Concerto Lirico organizzato dalla Famiglia Franchini-Selvaggio.
Il Gran Concerto Lirico natalizio prende sempre più le sembianze di un piacevole e tradizionale appuntamento annuale, come ha ricordato durante la sua presentazione il giornalista Gianni Capotorto. Si esibiscono in questa occasione: la soprano Sara Intagliata ed il tenore Nico Franchini accompagnati al pianoforte dal M° Vincenzo Cicchelli. I tre sfoggiano durante la serata del 29 dicembre, un vasto repertorio musicale (riportato interamente in seguito) dando tangibile prova dei miglioramenti e dell’evoluzione conseguita dallo scorso anno.

“Armonie di Natale” ha riscosso un gran successo in termini di apprezzamento da parte del pubblico, successo sottolineato sin dal primissimo momento considerando il sold out che lo spettacolo ha registrato.
Ulteriore, ma non per questo meno importante, merito deriva dalla nobile causa del Gran Concerto: il ricavato è stato donato interamente al restauro dello storico santuario francescano del SS. Crocifisso.
I retroscena: Nico Franchini torna a casa
Per chi non conoscesse ancora il tenore rutiglianese, Nico Franchini ad oggi scala con le unghie e con i denti la salita verso un olimpo musicale che, a detta dei suoi concittadini, conserva un posto privilegiato con il suo nome.
Rutigliano (ed i suoi coetanei in particolar modo) ricorda però Nico come un promettente ragazzo, pieno di voce e talento- oltre ad uno sconfinato cuore- con il quale ognuno conserva gelosamente incancellabili ricordi.
Ciò che rende avvincente la storia del tenore di Rutigliano è la mancanza di studio in giovane età. Non è un segreto che tra i più raffinati cantanti, gli studi tecnici del bel canto siano iniziati sin dai primi anni di vita, Nico è l’eccezione che conferma la regola.
Inizia a studiare Canto Lirico in contemporanea agli studi universitari, seguito dalla sopraffina voce di un’altra rutiglianese: Francesca Ruospo. Da questo momento l’ascesa, a partire dall’esame di ammissione in Conservatorio fino a calcare palchi dall’importanza solenne nel panorama lirico internazionale.

La domanda che sorge spontanea a questo punto è: Dove è stato Nico Franchini fino a questo momento?
Tralasciando gli ormai mitologici racconti di un tenore che cantava “O’ Sarracino” nelle afose giornate in campagna, Nico Franchini è sempre stato spronato ed incentivato dal Gruppo Famiglie Francescane del Santuario del SS.Crocifisso (senza dimenticare i familiari). È proprio nel coro della “chiesa dei cappuccini” che Nico inizia a cantare ed a mettersi alla prova impreziosendo le celebrazioni con i suoi famosi soli. A questa comunità, quindi, Nico Franchini vuole restituire parte di ciò che gli è stato donato- una strepitosa voce ed un cuore buono- tornando ogni anno e mettendosi a completa disposizione nel raccogliere donazioni.
“Armonie di Natale”, il commento dell’esibizione
Presso il Salone del SS.Crocifisso si esibisce un trio già collaudato nell’edizione 2017, legati da affetto personale oltre che professionale. Un legame tanto saldo non può che risaltare ed aggiungere valore alla complicità tra voci e strumento. Conosciamoli meglio:
Nico Franchini

Ha intrapreso gli studi di Canto nel 2012 sotto la guida del soprano rutiglianese Francesca Ruospo. Attualmente frequenta il secondo anno del primo livello di Canto Lirico presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, sotto la guida del maestro Domenico Colaianni. Ha partecipato al Master in Bel Canto con il mezzosoprano Bruna Baglioni e ha frequentato l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca. Nonostante la giovane età ha partecipato in veste di solista a numerosi concerti lirici con repertorio cameristico ed operistico in Italia e all’estero tra i quali il Concert Lyrique à Rixensart a Bruxelles, il Concerto Lirico presso il Teatro “Garibaldi” di Bisceglie con il soprano Francesca Ruospo, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina. Ha eseguito il ruolo di Rodolfo nella Bohème di G.Puccini sotto forma di concerto diretto dal M° Donato Renzetti, il ruolo di Nemorino nell’Elisir d’Amore di Donizetti, presso il Teatro “Persiani” di Recanati, il ruolo di Gerardo nell’Isola disabitata di Garcia, al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Ha inoltre cantato da solista nel Don Chisciotte di Paisiello, nello “Stabat Mater” di Pergolesi e Paisiello sempre rivista “L’Opera” del concorso internazionale di canto lirico “Giusy Devinu” presso il Teatro Lirico di Cagliari ed infine vincitore del terzo premio del Concorso Internazionale “Valerio Gentile” 2017.
Sara Intagliata

Nasce a Taranto e si avvicina alla musica all’età di sei anni studiando pianoforte e canto. Frequenta il Liceo Musicale Archita di Taranto e partecipa a diversi progetti tra i quali “Gli Sconcertati”. Con quest’ultimo si esibisce in concerti e spettacoli in Italia e Austria. Nel 2016 vince vari concorsi tra i quali il concorso “Comunità Europea per i giovani cantanti lirici” a Spoleto. Prende parte ad un’opera contemporanea e l’anno successivo riveste il ruolo di Frasquita nella Carmen di Bizet per il teatro nuovo “Giancarlo Menotti” ed in vari teatri dell’Umbria. Nel dicembre 2017 è protagonista dell’operetta “Die Fledermaus, il Pipistrello” di Johann Strauss Jr. al Teatro “Petruzzelli” di Bari.
Vincenzo Cicchelli

Dopo i diplomi in Pianoforte e Musica Vocale da camera con massimo dei voti e lode al conservatorio “N.Piccinni” di Bari, gli studi di Composizione ed il perfezionamento pianistico con i maestri Hector Pell, Aldo Ciccolini, Sergio Perticaroli e Marcella Crudeli, ha concentrato la sua attenzione sul connubio fra voce e pianoforte e, da più di quindici anni, si dedica all’accompagnamento spaziando nel repertorio operistico con i maestri Donato Renzetti, Leone Magiera, Vincent Scalera, Richard Barker. La sua attività concertistica, dopo il debutto con l’Orchestra da Camera dei Balcani diretta dal M° Claudio Ciampa, lo ha portato ad esibirsi nei principale teatri e sale da concerto di Puglia, nonché in prestigiosi festival musicali come: “Suona Italiano” a Parigi e “MiTo” a Torino. Nel 2017 ha ideato ed inciso il suo primo disco “Myrizon: Storie del Santo Nicola”, in cui è al pianoforte insieme al tenore Sebastiano Giotta ed alla voce narrante Antonio Minelli. Ha da poco fondato l’associazione culturale “I Melodisti” dedita al repertorio della musica vocale da camera.

Un concerto di beneficenza, soprattutto durante un lieto ritorno di tre artisti di grandissimo calibro, dovrebbe esser lungi da commenti e critiche ma qualche parola in favore dell’esibizione del 29 dicembre, è impossibile non spenderla.
Memore dell’esibizione del 2017, è chiara l’evoluzione tecnica derivata dall’ampliato bagaglio esperienziale dei due cantanti. In particolar modo, un maggior controllo del diaframma di Nico Franchini ha permesso sprazzi di energia in grado di distruggere la quarta parete e capace di far tremare perfino le ultime file. Ineccepibile l’esibizione di Sara Intagliata che con la sua voce riesce a materializzare una sottile lama affilata, con acuti simili ad aghi che pungenti cuciono la trama e le emozioni dei brani eseguiti. Il M° Vincenzo Cicchelli, come sempre, una certezza nel creare tappeti musicali su cui il tenore e la soprano possono comodamente piroettarsi in virtuosismi; salde mani in grado di render unico anche un semplice “Astro del ciel”.
Scaletta
Repertorio che non dimentica i cavalli di battaglia ma nella maggior parte innovato. Tre i nuclei attorno ai quali verte l’intero Concerto:
Repertorio Napoletano
- Io te vurria vasà (V.Russo, E. Di Capua, A. Mazucchi) [Soprano]
- Granada (A. Lara) [Tenore]
- A’vucchella (G. D’annunzio, F.P. Tosti) [Soprano]
- Core n’grato (A. Sisca, S. Cardillo) [Tenore]
Repertorio Operistico
- O mio babbino caro (da Gianni Schicchi – G. Puccini) [Soprano]
- La donna è mobile (da Rigoletto – G. Verdi) [Tenore]
- Jeveux vivre (da Romeo et Juliette – C. Gounod) [Soprano]
- Una Furtiva lagrima (da Elisir D’Amore – G. Donizetti) [Tenore]
- Caro nome (da Rigoletto – G. Verdi) [Soprano]
- Dei miei bollenti spiriti (da Traviata – G. Verdi) [Tenore]
- Prendi l’anel ti dono (da Sonnambula – V. Bellini) [Duetto]
Repertorio Natalizio
- White Christmas (I. Berlin) [Soprano]
- Minuit Chretien (A. Adam) [Tenore]
- Stille Nacht (J. Mohr, F.X. Gruber) [Soprano]
- Fermarono i cieli (A. M. De’Liguori) [Tenore]
Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.