Evelina Santangelo a Rutigliano per raccontare storie (forse) “Da un altro mondo”
Cassandra: la profetessa a cui nessuno crede. Nella mitologia greca è la sibilla che ammonisce i troiani avvisandoli di non portare entro le mura il cavallo (o la barca, secondo gli ultimi studi filologici) in modo da evitare la catastrofe.
Cosa c’entra Cassandra con Evelina Santangelo? Questo sarà il lettore a giudicarlo.
Come già annunciato dall’ufficio stampa del Comune di Rutigliano, il 25 marzo presso la Sala Conferenze del Museo del Fischietto in Terracotta, Evelina Santangelo ha presentato la sua ultima fatica “Da un altro mondo”, accolta dall’Assessore alla Cultura Giuseppe Rocco Poli e da Maria Ancona (presidente dell’Associazione SUD).
L’Associazione Sud
L’Associazione Sud è nata a Martina Franca, in Puglia, nel 1995 ad opera di un gruppo di giovani animati da una gran voglia di viaggiare in lungo e in largo per l’Europa (e non solo) per conoscere culture e comunità con cui condividere esperienze di solidarietà, costruire iniziative contro il razzismo e la xenofobia, realizzare progetti a tutela e per la promozione dei diritti dei giovani, dei migranti e delle donne.

Interesse dell’associazione pugliese è quella di ridefinire una mappa tematica interrogandosi prima di tutto su “chi sono i nuovi italiani”, sulla società moderna, sull’odio dilagante e ancora lo svilupparsi di fenomeni dal respiro internazionale.
Evelina Santangelo
Evelina Santangelo, nata a Palermo, è scrittrice e traduttrice. I suoi racconti e romanzi hanno vinto numerosi premi tra cui Berto, Fiesole, Mondello opera prima, Chiara, Gandovere-Franciacorta.
Alcuni dei suoi romanzi di successo, tutti pubblicati da Einaudi, sono: «La Lucertola color smeraldo» (2003), «Il giorno degli orsi volanti» (2005), «Senzaterra» (2008), «Cose da pazzi» (2012).

Da un altro mondo: il libro
Le impronte sul mare sono le più crudeli. A parte chi le lascia nessun altro le vede. Ora l’acqua vibra spinta dal vento in piccole onde bianche, a migliaia, verso il largo: e mentre si aspetta l’arrivo dell’anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l’Europa. Ma a noi è dato seguire il destino di poche persone. Una donna, un ragazzo e un bambino. Da quando suo figlio è scomparso, Karolina è una madre disarmata, fa scorrere i giorni persa nell’attesa. Sistema il letto di Andreas come se lui dovesse rientrare a casa la sera, ma non lo vede da molto tempo, e sa che nel suo computer ruggiscono filmati estremisti che fanno tremare. Khaled è un ragazzino forse siriano, arrivato in Europa con il fratello e la promessa di un lavoro. Ora è rimasto solo e non ha piú niente di cui aver cura, a parte quel trolley rosso che non molla mai. Lí dentro tiene il suo segreto. Tra sbarchi di clandestini in massa e pattuglie della polizia che presidiano il Paese, una nuova inquietudine infesta i sonni della gente: torme di bambini evanescenti che occupano lo spazio in silenzio, con uno sguardo che fa paura. «Il mistero dei bambini viventi», lo definisce qualcuno. Ma tutti i personaggi del romanzo di Evelina Santangelo sono spiriti nascosti, fiammate bianche che arrivano dai roghi più profondi. E hanno da raccontarci qualcosa d’importante che la forza della letteratura fa detonare, pagina dopo pagina, verso un finale sorprendente. Perché alla fine Da un altro mondo è anche un romanzo d’amore, di quel genere di amori che travalicano i confini ordinari dell’amore.

L’incontro con l’autrice
Di Evelina Santangelo stupisce sin da subito l’incredibile padronanza dei temi trattati, delle ricerche condotte prima di scrivere un romanzo. “Ci sono voluti tre anni di lavoro” spiega la Santangelo. Attraverso capillari indagini l’autrice è riuscita a costruire collegamenti attraverso i diversi gruppi neonazisti e Jihadisti mondiali notando le affinità (del tutto identiche) tra i termini utilizzati dai fondamentalisti (parola non necessariamente collegata all’aggettivo ‘islamico’). Le ricerche della scrittrice le hanno permesso di prevedere l’attuale governo giallo-verde basandosi su rapporti intrattenuti tra i vari esponenti politici con la russia di Putin.
Il genere musicale Hate-Core, videoclip musicali, il gruppo neonazista internazionale Hammerskin (presente anche in Italia), il Mediterraneo diventato una fossa comune e il video diffuso dallo stragista neozelandese troppo simile al video-gioco Call of Duty. Tutti elementi ricorrenti che offrono riflessioni che diventano certezze: il neonazismo è già qui.
Ma allora perché scrivere un romanzo, un’opera di fantasia? Molti passaggi, confessa Evelina Santangelo, sono citazioni prese in prestito dall’attualità.
Se ne ricava un presente distopico, un 2020 di paura nel quale storie di ragazzi si intrecciano in quello che viene definito dalla stessa autrice “un libro di speranza”.
Le nuove generazioni
Chiaro è secondo l’autrice come i gruppi neonazisti abbiano azionato dinamiche di “reclutamento” rivolto alle nuove generazioni. La fiducia della scrittrice viene riposta nei cittadini di domani i quali hanno ampiamente dimostrato (attraverso la manifestazione pro ambientalista, per esempio) le migliori intenzioni umanitarie concludendo con “sono la maggioranza ma non sono organizzati. Con un po’di organizzazione, i ragazzi hanno dimostrato di poter mettere in atto fenomeni mondiali”.

Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.