Gaia Gentile… ma non troppo: Il debutto della promessa pugliese a Rutigliano
Come spesso succede nel mondo dello spettacolo, la fine non è mai la fine. L’ultimo brano è quasi sempre il preludio del bis. Così può essere considerato l’ultimo show di Piazza Colamussi il 3 ottobre 2020; una sorta di fuori programma nella rassegna Finestre a Sud Est convenzionalmente conclusa il 30 settembre.
Il bis dell’estate rutiglianese è offerto da Musical Break con il sesto ed ultimo appuntamento di “Palco Aperto”, rassegna organizzata in collaborazione con Skyline e Mast Music e finanziato tramite l’Avviso pubblico “Periferie al centro”, intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato al Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti Coordinato da Teatro Pubblico Pugliese con la partnership del comune di Capurso e Rutigliano.

L’ultimo spettacolo dell’accademia musicale rutiglianese ha ospitato una stella nascente della musica italiana, l’artista pugliese Gaia Gentile al debutto in “Gaia Gentile… ma non troppo“.
“Aprire e chiudere Palco Aperto con due giovani artisti pugliesi non è una scelta casuale“, spiega la preside e presentatrice Nicolaia Antonicelli, “è un messaggio che vogliamo lanciare: si può vivere di musica. La passione può diventare un lavoro“.

Chi è Gaia Gentile
Gaia Giusy Gentile, nata ad Acquaviva delle Fonti, lì 27/07/1992, comincia già da bambina a dedicarsi alla passione del canto. Inizia i suoi studi musicali all’età di 15 anni presso la scuola il “Pentagramma” di Bari, sotto la guida del maestro Fabio Lepore. Sempre nella stessa scuola intraprende lo studio del pianoforte con l’insegnante Onofrio Paciulli e lezioni di musica d’insieme con Guido Di Leone. Proprio in quegli anni si sviluppa l’adorazione per la musica jazz. Dal 2009 comincia professionalmente la sua carriera di solista e all’interno del gruppo a cappella “Mezzotono” con il quale ha tenuto diversi concerti e festival in Algeria, Germania, Emirati Arabi Uniti, Malaysia, Singapore, Hong Kong, Cina, Indonesia, Sry Lanka, Thailandia, Birmania, Kuwait, Francia, Spagna, Inghilterra, Scozia, Argentina, Cile, Zimbawe, Zambia, Svizzera, Russia ecc.. Ha preso parte anche a Stage e Workshop di perfezionamento con Gegè Telesforo, Elisabetta Antonini, avviamento al sound painting con il maestro Carlo Lomanto, Gianna Montecalvo, Franco Fussi e Vincenzo Maurogiovanni. Notata sin da subito è stata anche la sua passione per il musical, già dagli anni del liceo. Vince nel 2010 il secondo premio nel concorso “Grifo D’oro” in Sicilia con lo spettacolo “Ipazia” (donna di cielo e di stelle). Nel 2011 partecipa alla rappresentazione teatrale “Artemisia Gentileschi’ presso il Teatro Piccinni di Bari. Nel 2012 ha frequentato e conseguito il diploma presso “L’Accademia Artisti” di Roma per poter abbinare alla musica lo studio e la passione per il teatro, con insegnanti del calibro di Luca Ward, Fioretta Mari, Ennio Coltorti, Alberto Lori. Ha lavorato con artisti di fama nazionale come Giò di Tonno e Mario Rosini, ha poi condiviso il palco di festival jazz al fianco dei grandi Swingle Singers, the Magnets, Full Moon e Neri per Caso. Ha collaborato come solista con la “Jazz Studio Orchestra” di Paolo Lepore in omaggi a Lucio Dalla, Pino Daniele, Beatles ed altri ancora. Nel 2016 è finalista di Area Sanremo.
(biografia fornita da Area Sanremo 08 nov 2016)
Dal 25 febbraio 2017 ha fatto parte dell’orchestra del programma “Ballando con le stelle” di Milly Carlucci.

Gaia Gentile… ma non troppo: lo show
Per Gaia Gentile il palco di Piazza Colamussi ha un valore particolare. Non perde occasione per ricordarlo e, effettivamente, potrebbe essere un motivo di vanto per il pubblico rutiglianese: è il suo debutto, il primo di una serie di concerti che anticipano l’uscita dell’album solista nel 2021. Una sorta di battesimo del fuoco o sarebbe meglio definirlo battesimo dell’aria a causa dei fortissimi venti di scirocco che hanno messo a rischio la messa in scena di “Gaia Gentile… ma non troppo“. L’artista, accompagnata da una formidabile band regge bene il palco nonostante il meteo avverso portando nel salottino rutiglianese uno spettacolo movimentato, brioso, allegro senza disdegnare qualche momento di introspezione per gli inediti più intimisti. Gaia padroneggia il palco muovendosi, facendo suoi gli spazi, entrando di soppiatto negli spazi vitali dei suoi musicisti portandoli anche a ballare assieme a lei. Sintomo, questo, di un’ottima preparazione nel mese e mezzo precedente e grande affinità con tutti i componenti dello spettacolo (cosa non scontata).

Parlando di musica: Sin dalle prime note si capisce benissimo che siamo davanti ad una artista che ha studiato molto. Grande tecnica, mai una nota fuori posto e buona predisposizione all’improvvisazione vocale, aspetto di vitale importanza nel Jazz. Questo genere è il pilastro su cui si basa la produzione della cantautrice, ampliando lo spettro con i generi musicali affini come il Soul, Blues e R’n’B, con piccole sorprese Rap purtroppo poco apprezzabili in un live rispetto alla produzioni in studio.
Pezzi inediti sicuramente molto originali ed interessanti, da riascoltare sicuramente e per fortuna esiste Spotify.

Molto apprezzati dal pubblico anche i medley di altri artisti annunciati con cognizione di causa e non semplicemente buttati lì.
Se è vero ciò che dice Massimo Troisi nel film “Il Postino”: “La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve“, perché non estendere lo stesso significato alla mucisa? Così le composizioni di Lucio Dalla, Daniele Silvestri, Vinicio Capossela e Caparezza diventano parole per raccontare la vita musicale di Gaia Gentile. Esecuzione inappuntabile e tecnica invidiabile.


Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.