Giampaolo al COMSTAT: Cosa c’è da sapere, la bufera social e le dichiarazioni di Nicola Giampaolo
Nicola Giampaolo, un posto al COMSTAT, qualche post e video su Facebook, questi sono gli ingredienti principali della “Bomba Mediatica” scoppiata nelle ultime ore a Rutigliano.
La breve Campagna Elettorale per il Ballottaggio tra Giuseppe Rocco Poli e Giuseppe Valenzano assume aspri toni, passando anche per vie legali, a causa di una notizia che sta facendo discutere l’intero paese.
La vicenda si apre con un post sul profilo Facebook del sindaco uscente Roberto Romagno, nonché confermato Consigliere Comunale, che punta il dito sulla correlazione di avvenimenti che andiamo a sviscerare in seguito:
Capire il post
Primo indizio sfoderato da Romagno è il post Facebook di Nicola Giampaolo pubblicato il 25 aprile 2019 in cui ci viene mostrato un Giampaolo particolarmente agitato ed adirato nei riguardi di un qualche candidato sindaco che nei giorni precedenti, da quanto si può leggere, ha “accettato una lista senza indugio”.

Cosa è successo prima del 25 aprile
Con tutta probabilità l’ex Consigliere Comunale si riferisce ad un accordo stretto tra la Coalizione Amo Rutigliano e l’Associazione Libertà e Progresso orientativamente verso la terza settimana di aprile, in tempo per la presentazione delle liste del 27 aprile.
Senza lasciarsi fuorviare dalla parola “accordo”, si tratta semplicemente di una ‘stretta di mano’ indispensabile per l’entrata di una lista in una coalizione.
Giampaolo, da quanto risulta effettivamente dalla lista dei 16 candidati, viene fatto fuori. Successivamente un portavoce di Associazione Libertà e Progresso escluderà categoricamente la presenza di Nicola Giampaolo in qualsiasi aspetto sia decisionale sia logistico della lista, prendendone le distanze “nella maniera più assoluta“.
Segue, probabilmente per questo motivo, il già citato post del 25 aprile 2019 ma sia dichiarazioni successive, sia una video intervista rilasciata per Frakasso durante la Maratona Frakasso (27 aprile) ci dimostrano un Giampaolo speranzoso nella buona riuscita elettorale di Giuseppe Valenzano.
Qui si insinua il dubbio
È su questo repentino cambio di idee che si fonda il dubbio che porterà il post di Romagno del 31 maggio. Cosa è cambiato nel frattempo?
È cambiato, secondo il post dell’ex sindaco di Rutigliano, la figura lavorativa di Giampaolo, il quale a partire dal 9 maggio gode di un prestigioso incarico nella Conferenza Unificata Stato Regione e in particolar modo nella costola del COMSTAT. La nomina è arrivata da parte dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) il cui Presidente Nazionale è Decaro; lo stesso Decaro Sindaco dell’Area Metropolitana di Bari per la quale Valenzano ha lavorato come Assessore alle Politiche Sociali.
Cos’è il COMSTAT
Si tratta di un organo che, in sintesi, si occupa di dirigere il lavoro degli uffici di statistica e il Programma Statistico Nazionale.
La carica dura 4 anni (è possibile essere rieletti fino a due volte) e prevede un corpus di 15 membri tra cui il Presidente Istat, 2 membri del Ministero dell’Economia e delle Finanze, 4 rappresentanti dello Stato concordati dal Premier e dal Presidente Istat, 1 delegato di Unioncamere, 2 rappresentanti tra i migliori professori di materie statistiche, 2 rappresentanti tra gli enti pubblici di informazione, 3 rappresentanti di Enti Locali (Comuni, Provincie e Regioni) tra cui Nicola Giampaolo come delegato dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani presieduta da Antonio Decaro.

Antonio Decaro come secondo indizio di Romagno
La figura del rieletto Sindaco di Bari, nonché Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani rappresenterebbe per l’amministratore uscente un convincente collegamento di un qualche tipo di accordo stretto tra Valenzano e Giampaolo forse per tener buono l’ex Consigliere di Minoranza.
La risposta di Valenzano
Giuseppe Valenzano si dice immediatamente all’oscuro di tutta la vicenda e dichiara di “averlo appreso dalle voci di paese”. Il Candidato al Ballottaggio risponde ai social con i social e lo fa con un video messaggio in cui prende le distanze dall’accusa e anticipa mosse legali intraprese contro i detrattori:
Lo scontro Social: Guerra all’ultimo Meme
Le prime accuse mosse a Valenzano arrivano in realtà prima del post di Roberto Romagno, attraverso Meme pubblicati sui social, ne riportiamo un esempio a scopo illustrativo:

Come da manuale, ai social si risponde con i social e la compagine di Valenzano risponde con la BRIGATAMEMEVALENZANO (Brigata Meme Valenzano). La nuova generazione a sostegno della coalizione Amo Rutigliano ha dato il via ad una invasione di post in risposta all’avversa fazione accusando gli stessi di diffondere Fake News:

La riposta di Nicola Giampaolo
Non poteva certo mancare la risposta del diretto interessato di quel che è stato chiamato “caso Giampaolo”. Con un comunicato stampa datato 31 maggio, oltre ad un post Facebook, Giampaolo prende le distanze da eventuali coinvolgimenti di Valenzano, oltre che lanciare il primo indizio per rispondere alla domanda “Chi ha fatto il nome di Giampaolo all’ANCI?”, domanda su cui si fonda il sospetto di Romagno.
Qui il Comunicato di Nicola Giampaolo
Le parole di Nicola Giampaolo
“Così come è difficile pensare che un sindaco o dei consiglieri non sappiano che l’ANCI è un’associazione che tiene dentro esponenti di forze politiche diverse tra cui quelle a cui mi onoro di aderire“.
Questa citazione proveniente dal comunicato stampa di Giampaolo potrebbe essere cruciale nello scioglimento del nodo riguardo il suo caso.
Ricordiamo che Nicola Giampaolo è sin dal 16 luglio 2012 a Roma in carica di Postulatore dei Santi presso la Santa Sede per la causa di Canonizzazione di Aldo Moro considerato già da questa data “Servo di Dio”. Il periodo romano di Giampaolo potrebbe avergli permesso di entrare in contatto con diversi esponenti politici o funzionari statali utili a permettergli di raggiungere il COMSTAT senza implicare il coinvolgimento di Antonio Decaro, attualmente Presidente ANCI (l’organo che ha avanzato il nome dell’ex consigliere rutiglianese).
Da aggiungere all’equazione anche il cambio di orientamento politico verso la Lega di Matteo Salvini, adesione che non nasconde neanche nel comunicato sopraccitato. Considerando che l’ANCI non può essere considerato sinonimo di Antonio Decaro, bensì si regge su un Consiglio Direttivo, la scelta di Giampaolo potrebbe essere stata promossa da altri.

Le conferme di Nicola Giampaolo
Tramite un colloquio telefonico, il chiacchieratissimo rutiglianese Giampaolo conferma queste teorie escludendo il coinvolgimento di Decaro (e per sillogismo di Valenzano) attribuendo la sua ascesa al Congresso Unificato Stato Regioni ad un membro del consiglio dell’ANCI oltre all’approvazione di Erika Stefani, Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie nonché senatrice per la Lega Salvini Premier, partito a cui Giampaolo si è avvicinato sin dal 29 marzo 2018. Ribadisce e sottolinea il collegamento con l’On. Stefani lo stesso Giampaolo che indica il documento dell’ANCI come una pura formalità: “Mica mi ha nominato l’ANCI, mi ha nominato la Presidente del Consiglio“.

La Video Intervista
Tramite una video intervista realizzata da Tonino Luppino (a cui vanno i nostri ringraziamenti) per Frakasso Blog; il dott. Giampaolo commenta gli accadimenti collaterali alla sua nomina in COMSTAT direttamente da Scario (SA).
Nel video messaggio viene spiegato che la scelta di posticipare la notizia del nuovo incarico è stata preferita per non influire nello svolgimento della Campagna Elettorale, cosa che non si è però potuta evitare. Con il servizio di Tonino Luppino, Nicola Giampaolo sconfessa i collegamenti che emergono dal post di Roberto Romagno, inviando al Sindaco uscente un messaggio. Buona visione.
Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.