I.I.S.S. Alpi-Montale al Parlamento Europeo per discutere futuro dell’UE
Giornata storica il 30 gennaio 2020 per 24 ragazzi e 2 docenti della I.I.S.S. Alpi Montale che hanno preso parte a una seduta del Parlamento Europeo a Strasburgo. Insieme ad altri 500 coetanei provenienti da tutti i 28 Stati membri dell’UE, per una iniziativa organizzata da Euroscola, una giornata al Parlamento Europeo, hanno occupato gli scranni dei parlamentari europei per discutere 6 punti sensibili all’ordine del giorno. Partendo dall’emergenza ambientale e dalle energie rinnovabili, si è dato spazio a sicurezza e diritti umani, politiche giovanili, il futuro dell’Europa, legalizzazione e droghe leggere, migrazione ed integrazione.
La seduta si è aperta con un contributo video del Presidente del Parlamento Europeo l’italiano David-Maria Sassoli che ha salutato e ringraziato i presenti, invitandoli, con un accorato discorso, a sostenere e promuovere i valori fondativi dell’UE. Per rompere il ghiaccio poi, gli “ambasciatori” di ogni scuola hanno brevemento presentato il proprio istituto e nazione, talvolta anche soffermandosi sui problemi più cogenti. Si sono fatte portavoce per l’I.I.S.S. Alpi Montale le studentesse Anna Daddabbo e Antonella D’Aries che con un vibrante discorso hanno posto l’attenzione su emergenze italiane come migrazione e disoccupazione giovanile. Particolarmente emozionante è stato l’intervento della Vice Presidente del Parlamento Europeo, l’irlandese Maired McGuinnes, la quale ha risposto in videoconferenza a tutti i quesiti sottoposti dai giovani europarlamentari.
Dopo la pausa pranzo i ragazzi hanno nuovamente preso posto nell’emiciclo per presentare come proposte di legge le soluzioni alle quali sono giunti in seguito ad ampie ricerche precedentemente svolte e alla discussione dei gruppi di lavoro, articolati in base alle sei tematiche. Tutte le proposte sono state approvate a larga maggioranza.
La conclusione di questa intensa giornata è stata segnata dalla sfilata delle bandiere dei Paesi membri dell’UE al suono dell’inno europeo.
“Prendendo il posto del parlamentari e simulandone il lavoro, ci siamo resi conto di quanto l’Europa appartenga a tutti, in particolare a noi giovani. Solo lavorando a contatto con realtà e persone apparentemente diverse e distanti da noi, abbiamo maturato, grazie anche alle profonde parole degli alti rappresentanti che sono intervenuti, la consapevolezza ed il vero significato della libertà che nell’Unione è garantita.”
“Ho capito che con la partecipazione attiva si può dare un contributo reale e tangibile alla formulazione di leggi risolutive dei problemi di tutti gli europei.”