Il Gesù Bambino di Praga di Michele Depalma torna a Rutigliano: Sarà esposto al MuDiAS di Palazzo Settanni
Nel pomeriggio dell’8 gennaio 2022, il MuDiAS – Museo Didattico di Arte e Storia Sacra – all’interno della dimora storica di Palazzo Settanni a Rutigliano, festeggia un grande ritorno. Si tratta della tela dell’artista Michele Depalma (Rutigliano 1928 – Monopoli 2016) raffigurante il Gesù Bambino di Praga. La tela è protagonista di una rocambolesca storia raccontata dagli ospiti e padrini dell’evento: Giuseppe Carmine Redavid, Delegato alla Direzione Amministrativa di Palazzo Settanni; Don Emilio Caputo, Vicario pastorale di Rutigliano e Arciprete della Collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola e Don Angelo Bosco, Rettore della Chiesa di Maria SS. del Carmine. La presenza dei due sacerdoti è significativa – spiega il delegato di Palazzo Settanni – per celebrare il ritorno di questa tela che, in origine, doveva essere collocata presso la Chiesa di Santa Maria della Colonna e San Nicola, mentre la chiesa carmelitana rutiglianese onora nella venerazione del Bambin Gesù di Praga a cui è stata intitolata la piazzetta antistante.

Michele Depalma, nato a Rutigliano il 22 aprile 1928, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli nei primi anni ’50, è stato discepolo, e successivamente assistente di Emilio Notte, figura di spicco del Futurismo Italiano. Oltre a Notte, alla sua formazione artistica hanno contribuito altre eminenti figure del milieu accademico partenopeo dell’epoca, quali Costanza Lorenzetti, Giovanni Brancaccio e Vincenzo Ciardo. Nella stessa Accademia, successivamente ricoprirà l’incarico di insegnante. Ha esposto alla Biennale di Venezia del 1956, alla Quadriennale di Roma e al Maggio di Bari del 1959; solo per citare alcuni traguardi della sua importante carriera artistica. Nel 1976 vince il concorso per la Cattedra di Pittura all’Accademia di Firenze, ma inaspettatamente, rinuncia al prestigioso incarico per tornare nell’amata Puglia. – “per me era impossibile dipingere senza la nostra luce”. In questa sua laconica risposta sul perché avesse preferito la terra natia ad altre più lusinghiere mete, c’è l’essenza della pittura di Michele Depalma. Michele aveva bisogno di mischiare la luce ai colori, non una luce qualsiasi, ma la “nostra luce”. Diceva: – “nelle mie tele c’è la luce del mio paese natio”.
di Nico Lioce, Rutiglianoweb dell’ 8 luglio 2016
Approda stabilmente a Monopoli dove vive a due passi dalla Cattedrale con l’amata moglie Lucia (memorabili i numerosi dipinti che la raffigurano). Con altri cinque artisti pugliesi fonda a Bari la Galleria “Centrosei”, per molti anni punto di riferimento per l’arte e la cultura in Terra di Bari.
E’ titolare della Prima Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, sarà docente amato e stimato dell’Accademia barese fino al 1994.
Dal 2002 ha ricoperto in maniera impeccabile ed operosa l’incarico di Direttore del Museo Diocesano di Monopoli.
Dal novembre 2013 al marzo 2014 presso la Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto” di Bari, a cura di Clara Gelao, si tiene la mostra “Il labirinto della pittura: Michele Depalma. Opere 1950-2013”, ampia retrospettiva monografica comprendente oltre cento opere. La mostra riscuote un grande successo di pubblico e di critica, stabilendo un vero e proprio record di presenze. E’ il suggello ad una vita dedicata all’Arte.

Sarà Don Emilio Caputo a proseguire il racconto delle vicissitudini che hanno portato la tela di Depalma lontana da Rutigliano, anticipando la preziosa presentazione dal titolo “Il Gesù Bambino di Praga – Fede, Arte e Tradizione da Praga a Rutigliano” tenuta dal restauratore Giovanni Boraccesi.
L’opera, realizzata da Michele Depalma nel 1968 all’età di 40 anni, doveva essere posizionata in Chiesa Madre, tuttavia si resero necessarie delle modifiche strutturali e per questo fu rimandata momentaneamente a Monopoli, paese in cui l’artista lavorava. Se ne persero le tracce fino a quando, la tela non fu notata presso il museo diocesano di Monopoli e da qui condotta presso la sezione museale rutiglianese.

Il Gesù Bambino di Praga, da questo momento, è parte integrante delle bellezze custodite a Palazzo Settanni. Nuovi appuntamenti dedicati alla storia dell’arte attendono il museo diocesano Rutiiglianese, incontri che, al momento, non sono stati svelati nell’attesa di scongiurare eventuali restrizione che ne impedirebbero la realizzazione. Piccola indiscrezione dalla delegazione di Palazzo Settanni: le sale del palazzo storico sarebbero pronte ad accogliere altre due opere d’arte di rilievo per la storia rutiglianese.
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