Il virus esiste? Le risposte del gruppo FB “Sei di Rutigliano se…”
Il 12 ottobre 2020 alle 20:32 è stato approvato un mio post sul noto gruppo facebook “Sei di Rutigliano se…” (6189 membri). Il mio post contiene una domanda: “Chi pensa che il virus non esista? Perché?“.
L’idea iniziale, in verità, era quella di condurre una indagine su quando negazionismo sia inserito nel modo di pensare dei rutiglianesi, anche spinto dalla curiosità dopo l’ennesima manifestazione no-mask di sabato 10 ottobre. Tuttavia si è rivelata immediatamente una inchiesta al di là delle normali possibilità, dovendo così rinunciare alla valenza quantitativa dell’indagine e alla possibilità di avere un campione omogeneo.
Questo articolo, dunque, va letto così com’è: una disamina di un semplice post facebook, cercando di capire quali sono le posizioni degli utenti che hanno risposto (non potendo avere un campione adatto).

Non appena pubblicato il post, dopo aver spiegato all’amministratore del gruppo facebook quale fosse il mio piano, molte delle persone accanto a me in quel momento hanno ricevuto una notifica, hanno preso in mano il cellulare e dopo uno sguardo allo schermo hanno sogghignato o mi hanno guardato dicendomi “sei impazzito?“. Effettivamente commenti dello stesso genere ce ne sono stati: da chi mi ha scherzosamente definito masochista a chi ha postato la gif di Michael Jackson con i pop corn lasciando intendere “ci sarà da divertirsi”.

Sostanzialmente tra i 66 commenti- quanti ce ne sono al momento della stesura di questo articolo- sintetizzano diverse posizioni. Ai due estremi ci sono il negazionismo più totale sino alle posizioni più preoccupate riguardo la pandemia e gli appelli alla prudenza. Nel mezzo, tutto uno spettro di posizioni tra cui chi equipara il Sars-Cov-19 ad una normale influenza, chi indica il complotto governativo, chi stuzzica con la poco etica esclusione dal servizio sanitario nazionale sino a chi sostiene di aver visto con i propri occhi la situazione ospedaliera critica.
Le versioni sono molteplici e Frakasso si è sempre premurato di dividere i fatti dalle opinioni. Per questo motivo ci sono alcuni punti da precisare, in particolar modo alcune fake news molto spesso ricondivise senza controllo in questo ed altri – purtroppo tanti- gruppi e profili.
Zangrillo ed il virus clinicamente morto
Su questo episodio, in passato, si è scatenato il dibattito nazionale sui vari quotidiani e programmi televisivi. Il dott. Alberto Zangrillo, primario di rianimazione generale al San Raffaele di Milano ha fatto molto discutere in passato per la sua dichiarazione: “Il virus attualmente è CLINICAMENTE irrilevante“. Dichiarazione che negli ultimi giorni rimbalza sui social, spesso senza didascalie, riportata come estratto di un servizio del TG5.

Per dovere di cronaca è opportuno fare delle precisazioni e contestualizzare il tutto. La dichiarazione del dott. Zangrillo è del 31 maggio 2020, periodo in cui la curva dei contagi si è notevolmente abbassata, le terapie intensive si stavano liberando ed i nuovi casi di positività erano 355 (bollettino 31 maggio 2020). Gli avverbi “attualmente” e “clinicamente” non sono stati utilizzati per bellezza ma indicano la presa in considerazione del fenomeno in un determinato momento temporale e, il secondo, dell’influenza del virus sul sistema sanitario.
Da quel giorno, molte cose sono successe e molti altri pazienti -anche di un certo prestigio- sono giunti al San Raffaele come, per esempio, Flavio Briatore e Silvio Berlusconi.
Le dichiarazioni del dott. Zangrillo sono state ritrattate varie volte dallo steso medico agli inizi di settembre 2020: “Il coronavirus clinicamente morto? Un’espressione stonata”. In Italia, nel frattempo, i casi di positività sono aumentati a 1434 in un giorno (dato del 9 settembre, data a cui risalgono alcune smentite del professore).
Nessun morto tra persone famose
Questa dichiarazione è quanto si evince da un’ennesima infografica inesatta.
La parte iniziale vuole puntare l’attenzione sul fatto che non ci siano, secondo la grafica, morti tra attori, politici, scienziati, calciatori, cardinali e stranieri (?).
Proponiamo, quindi, una lista NON COMPLETA di personaggi della vita mondana morti con/per Covid:
- Lucia Bosè, attrice, è morta il 23 marzo 2020
- Adam Schlesinger, cantante e musicista, è morto il 1 aprile 2020
- Joe Diffie, cantante country, è morto il 30 marzo 2020
- Manu Dibango, celebre sassofonista, è morto il 24 marzo 2020
- Papa Diouf, ex presidente dell’Olympique Marsiglia, è morto il 1 aprile 2020
- Nelio Pavesi, politico della Lega, è morto il 10 marzo 2020
- Nick Cordero, attore canadese, è morto il 6 luglio 2020
- Donato Sabia, atleta, è morto l’8 aprile 2020
- Anton Khudayev, medico della nazionale di calcio ucraina è morto il 27 luglio 2020
- Adam Schlesinger, cantante e musicista della band americana Fountains of Wayne è morto l’1 aprile 2020.

Nell’elenco mancano altri nomi tra i quali Luis Sepulveda, scrittore cileno, nomi di scienziati, medici ed infermieri che non vengono considerati VIPs tra i quali però si può citare il dott. Li Wenliang, colui che ha lanciato l’allarme Covid. I personaggi famosi positivi al covid, naturalmente, sono molti di più.
La successiva affermazione viene ripresa anche dall’utente che ha condiviso questa grafica: “o il coronavirus è intelligente o qualcosa non quadra”. Al centro dei rancori degli scettici c’è sicuramente l’ovvia considerazione che “chi ha più soldi ha più possibilità di guarire“. Considerando che la definizione di denaro è quella di mezzo per accedere a beni e servizi, che logicamente chi ha più mezzi può accedere a servizi migliori – alla base della società capitalista nella quale siamo- e che a dimostrazione di ciò ci sono zone nel mondo in cui si muore ancora di dissenteria, il ragionamento non dovrebbe aver bisogno di ulteriori spiegazioni.

Video complottisti vari ed eventuali
In questo paragrafo mi riferisco ad un video postato da un utente molto attivo nella conversazione di “Sei di Rutigliano se…” nello schieramento del complotto politico mondiale. Sinceramente non ho mai visto quel video nello specifico quindi ho premuto play e mi sono aggiornato su ciò che i potenti mi stanno nascondendo e ho potuto scoprire solo sui social. Per fortuna!
Si tratta del solito video complottista basato su alcuni elementi molto riconoscibili che lo inseriscono in un filone ampio tra la fantascienza e la fake news. Generalmente questo tipo di contenuti vengono realizzati con alcuni elementi comuni come:
- Parla una sola persona;
- chi parla non si qualifica quasi mai o comunque non è un professionista del mestiere di riferimento;
- Se vengono citati, i dati sono spesso irrealistici o comunque estrapolati dal contesto;
- C’è una elite di prescelti che conoscono la verità e la maggior parte sono “servi/schiavi/pecore”;
- Narrazione tragica, quasi orwelliana;
- Immancabile colonna sonora da film apocalittico.
Il video in questione riprende molti, se non tutti, questi punti comuni e si inserisce a pieno titolo tra i contenuti complottisti. Altri contenuti simili vengono condivisi per esempio da Rosario Marcianò (famoso per le scie chimiche e 5g), il Greg ed altri.
L’utilizzo della narrazione “apocalittica” è molto in voga ultimamente e ripresa parodicamente da Andrea Pennacchi in arte “il Pojana” per Propaganda Live.

Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.