In Seicento a spasso con Nino Rota (NeP): Il nuovo libro di Tino Sorino
Il rutiglianese Tino Sorino torna in libreria con la sua ultima fatica, questa volta, dedicata alla figura di Nino Rota.
Eccellente compositore, tra i più prolifici della storia del cinema, a Nino Rota è dedicato il Consevatorio di Bari.
Sorino, già autore di Aldo Moro e la passione politica: visite nella circoscrizione Bari-Foggia e Rutigliano in foto. Altre storie, altri mestieri e professioni (tra le altre pubblicazioni) torna a pubblicare con NeP Edizioni la storia del compositore “barese di adozione” seguendone le orme nella storia.

In Seicento a spasso con Nino Rota
Il libro di Tino Sorino racconta in foto, cartoline e lettere un viaggio nella vita di Nino Rota e di quegli amici che ne hanno conservato la memoria, tramandando ai figli e ai nipoti il ricco materiale che documenta la storia della loro amicizia. Grazie al loro contributo e a quello di tanti, si compone il ritratto di un Nino Rota che, al centro della sua vita, poneva la musica e la scuola, che era mite, buono e autentico, che incantava il mondo con i suoi capolavori e che tutti volevano o avrebbero voluto avere come amico.
“Era, appunto, da aprile 2017 che covava in me il forte desiderio di raccontare un singolare viaggio nella vita del Maestro Rota e di coloro che condivisero con lui parte della loro vita per amicizia, per amore della musica o per lavoro”, spiega l’autore rutiglianese Tino Sorino, 67 anni, collaboratore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” e autore di diverse pubblicazioni. “Ed è stato proprio uno di essi, il tenore Franco Di Pierro che, lavorando in Conservatorio con Nino Rota, mi trasmise la sua devozione e la sua ammirazione per il Maestro, sentito più come amico che come dirigente e, fece nascere in me, che già amavo la sua musica, una forte motivazione alla ricerca. Gli altri li ho conosciuti strada facendo, lungo un percorso che mi ha portato a Noicàttaro con Di Pierro, a Torre a Mare con i De Mattia, poi, a Monopoli con Vito Saponara (nel centro storico), nipote del Senatore Russo e con Simonetta Fiume (in contrada Cozzana), figlia del musicista Orazio, e, infine, a Bari con Vilia Muto – Giannelli, la nipote di Prudenzina, l’amica speciale di Nino Rota. Con tanto materiale a disposizione, ho potuto continuare il mio lavoro, sulla scia delle precedenti ricerche, con una attenzione particolare, in questo libro, per le cartoline, un mezzo che Nino Rota utilizzava moltissimo e, non solo nei suoi viaggi all’estero, per comunicare con gli amici”.
Di nuovo in questo volume c’è, rispetto ai libri precedenti, l’apporto delle lettere. Ma inaspettato e ancor più prezioso è stato l’apporto sia pur piccolo di tanti grandi Maestri di oggi che furono suoi allievi, come Michele Marvulli, Rino Marrone, Nicola Scardicchio, Michele Cellaro, Laura Iacobelli, Donato Divittorio.
Una nuova storia con protagonisti nuovi, un progetto di non facile realizzazione che si è potuto concretizzare in questo difficile tempo di pandemia e di lunga riflessione.
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