Intervista ai Death2pigs: tra Orwell, elettronica e metal
I Death2pigs: tra Orwell, elettronica e metal
di Gaetano Sanitate
I Death2pigs sono una band che miscela suoni industriali ed elettronici con il metal. Il loro EP di esordio si chiama EmpTyV, autoprodotto, uscito nel 2017 e registrato all’Essealcubo Studio: quattro tracce che sono un buon biglietto da visita per il quartetto di Rutigliano. Ebbene sì, sono di Rutigliano e credo che solo per questo dovreste quanto meno iniziare a sentire il loro EP qui.
Parliamoci chiaro, il metal non è mai stato il mio forte, ma quando li ho visti dal vivo sono rimasto abbastanza colpito dalla loro arte, un’espressione evidente di concetti e di sensazioni positive. Un loro concerto vi sorprende fin dall’inizio, la soluzione scenica è già tutto un programma: i Death2pigs salgono sul palco come dei maiali ben vestiti, sputando fuori tutta la loro carica nu metal ed hardcore. Ma scopriamoli meglio con questa intervista al cantante Tiffie Toffee Tee.
Non lasciateveli sfuggire se capitano dalle vostre parti.
Death2pigs, quale concetto c’è in realtà dietro le vostre maschere?
Noi Death2Pigs portiamo le maschere per anteporre il messaggio al messaggero: nei nostri pezzi parliamo di tematiche molto scottanti, come la violenza sulle donne, le malattie mentali, la potenza dei mezzi di comunicazione moderni che rendono gli essere umani schiavi, la manipolazione di massa, etc.
Dato ciò, ovviamente vien da sé che per noi non conti chi sta dietro le maschere, ma piuttosto quello che ha da dire. Inoltre, la scelta del maiale è mirata, per dare un impatto scenico e per meglio “impersonare” certe alte cariche che, invece di rappresentarci e pensare al nostro bene, spesso tendono a comportarsi come i maiali di Orwelliana memoria.

Quali sono le vostre influenze? Quali sono gli ultimi dischi che avete ascoltato?
Le nostre influenze sono tra le più disparate: principalmente siamo ispirati da diverse frange del metal che vanno dall’industrial al progressive, dall’alternative al nu, dall’heavy al grind, dal crossover al trash e via dicendo; allo stesso modo, siamo ispirati da stoner, grunge, rock dai Sixties ai Nineties, elettronica, rap, e potremmo continuare con l’elenco per molto tempo ancora. Si può dire che il punto di forza della nostra band risieda proprio nel fatto che ascoltiamo tanta musica, molto spesso diversa, ma che riusciamo a farla confluire nella stessa direzione, creando un prodotto ben amalgamato e, soprattutto, unico! In questo periodo, ad esempio, io (Tiffie Toffee Tee,
il cantante) sto divorando l’ultimo dei Tool, “Fear Inoculum”. Geeko (il batterista) ha nel suo lettore “Turbulence” dei Miami Nights 1984, Giugnor (il bassista) Mecna & Sick Luke con il loro “Neverland” e Daddy T (chitarra) sta ascoltando “We are not you your kind”, l’ultima fatica degli Slipknot.

Perché dovremmo venire a sentire un vostro concerto?
Perché ogni nostro concerto è uno spettacolo a sé stante, fatto di musica furiosa ma a tratti “romantica”, momenti ironici ed altri molto intensi, oltre a sorprese inaspettate. Insomma, si possono attraversare diversi stati d’animo in un unico show! Dal canto nostro, cerchiamo di dare sempre il massimo ad ogni live, e le reazioni del nostro pubblico sono il miglior appagamento per noi, oltre ad essere la ragione per cui continuiamo ad esistere!

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