Kapolettera| “Il fascismo, un ‘segno’ dei tempi moderni”: Appunti per una analisi oggettiva di Oriano Giusti
IL FASCISMO UN “SEGNO” DEI TEMPI MODERNI
Appunti per una analisi oggettiva di Oriano Giusti
Oriano Giusti in “Il fascismo un “segno” dei tempi moderni – Appunti per una analisi oggettiva”, con molta competenza e piena obiettività, sganciato dai soliti luoghi comuni, ci propone un’analisi storico-sociale del fascismo e ci porta a riflettere su come quel partito, fondato con tante buone intenzioni, si sia trasformato in dittatura inneggiando la libertà e l’uguaglianza.
Tenendo come punto di riferimento la “filosofia senza tempo”, universale visione filosofica dell’uomo e dell’universo, traccia la parabola fascista, nelle sue fasi e contraddizioni, in maniera chiara e sintetica, distaccata ed attenta.

La vicenda storica del fascismo, iniziata nel 1919 con la fondazione dei “Fasci italiani di combattimento”, durata un ventennio, è stata scritta con montagne di pagine, equiparando il fascismo o al male assoluto, o volendo recuperarne dei tratti, o limitandosi ad una sterile cronistoria.
Oriano Giusti, invece, presentandoci gli aspetti ideologici e culturali che caratterizzano la parabola fascista, lo fa analizzando il segno dei tempi con l’utilizzo delle pubblicazioni originali dell’epoca.
Da studioso della storia sia antica che moderna, riesce a darci un quadro chiaro ed obiettivo dell’epoca, presentandoci i vari sostenitori ed i vari avversari politici in quel contesto sociale ed economico tanto particolare ed in quel contesto ideologico tanto “sbiegato”, facendoci riflettere persino sia sul saluto romano che sui fasci, adottati da Benito Mussolini.
In una sintetica riflessione e valutazione, Oriano Giusti scrive della persecuzione degli ebrei facendo un excursus storico e culturale sulla razza e sul razzismo.
Certamente un libro da leggere con serenità dal momento che con tanta serenità è stato scritto! E lo si comprende leggendo.

Scorrendo le pagine di questo testo, tornavano nella mia mente le voci dei miei genitori, dei miei zii e dei miei nonni, quando, da bambini, ci raccontavano i fatti da loro vissuti durante quel ventennio.
Ci raccontavano di come fosse sorto il partito fascista, con quali obiettivi e di come fossero arrivati all’obbligo dell’iscrizione di massa a quel partito e alla dittatura.
Ci raccontavano dell’uso delle tessere per poter comprare il pane; di essere obbligati a vestire le camicie nere per andare a scuola ecc.
Ci raccontavano degli orrori della guerra e di come la gente doveva sopravvivere in quel terribile periodo.
Mio padre ci raccontava del bombardamento di San Lorenzo a Roma e delle persecuzioni che subivano tante persone.
Mia madre ci raccontava di quando suo padre fu mandato a lavorare per la costruzione del Canale di Mussolini durante la bonifica della terra pontina; di come la gente moriva di malaria e di quanta gente scappava via.

Insomma, ricordi di un popolo; racconti di vecchi che hanno vissuto in quell’epoca che si è rivelata tanto nefasta; scritti di autori più o meno obiettivi, ma, di certo, l’analisi di Oriano Giusti è sintetica, distaccata
ed obiettiva, pregna di cultura e distacco.
Un libro da leggere da chi ama la storia e la vuol leggere in maniera del tutto distaccata, senza tensioni di parte, che non è facile mantenere, dal momento che stiamo parlando di un periodo storico ancora tanto vicino a noi e che tanto ha determinato la vita di tante persone.
Chi si avvicina a questo libro, non si aspetti la solita sterile diatriba tra fascismo ed antifascismo, ma, come ho detto, “appunti per una analisi oggettiva” e molto interessante che offre spunti per approfondimenti e riflessioni su di un momento storico ancora vivo.
Grazie Oriano Giusti!
Ginetta Saccavino
Frakasso Blog – News Blog di Rutigliano