La Josa – Arte e Musica: Così la nuova generazione raccontò la Fiera del Fischietto 2019
Signore e Signori, La Josa è servita. L’ed. 2019 della Fiera del Fischietto in terracotta è stata contraddistinta dalla presenza giovanile, anche grazie agli eventi organizzati e curati dal binomio Frakasso e Room 70018. “La Josa”, così è stato nominato l’evento, ha previsto tre appuntamenti:

La Josa: Storia su tela; presentazione ufficiale della tela “La Burla” di Vito Moccia con interventi di Gianluca Giugno, Maria Luisa Pasqualicchio e dott.ssa Clara Gelao.
Live in the cell; esibizione live del gruppo rutiglianese i Nirowa e, successivamente DJ set di Rocko.
Rock under the clock; Live in Piazza Colamussi con Jam session dei G3; Dj set a cura di Sasha Mannish, Daniel e O’Blade.
I tre eventi -svolti il 17 gennaio i primi due, il terzo il 20 gennaio- si uniscono sotto il nome “La Josa” per indicare un preciso messaggio: Reinterpretare in chiave moderna la tradizione della Fiera del Fischietto di Rutigliano.
La scelta di un termine dialettale, in primis, nasce con l’intenzione di rimettere in circolazione con un significato alternativo un termine vernacolare proprio della baresità e della Rutigliano popolare: il suo significato racchiude il “baccano”, il “frastuono” proprio del fischio delle statue in terracotta, oltre a promettere il “rumore” di una nuova generazione che vuole farsi ascoltare e gridare a tutti “Noi ci siamo!”.
La Josa: Storia su Tela – Presentazione della tela “La Burla” di Vito Moccia
Se ne parla da molto tempo e l’attesa è finalmente terminata. L’imponente tela- 300 cm per 140 cm- è stata svelata durante un evento dedicato nella centralissima data del 17 gennaio. Svelata, certo, in quanto il dipinto dell’eclettico artista è stato coperto da un drappo rosso. “La tela resterà coperta fino a quando non avrà raggiunto lo scopo per il quale è stata dipinta”, ha introdotto Gianluca Giugno, giornalista e per l’occasione presentatore. Giugno allude al recupero della memoria collettiva, in questo caso alla resurrezione del leggendario avvenimento dell’8 maggio 1799, giorno in cui, attraverso un abile stratagemma, le truppe repubblicane furono cacciate da Rutigliano. Il fatto storico è riportato dal Cardassi in “Rutigliano in rapporto agli avvenimenti più notevoli della Provincia e del Regno“.

Ad arricchire la presentazione e contestualizzare la vicenda storica, uno scritto di Maria Luisa Pasqualicchio “A Rttghn vu facim tand“. Il dialogo teatrale di ispirazione plautina è stato recitato dalla stessa autrice nel ruolo di un Garzone rutiglianese e da Giuseppe Tanzi nei panni di un Generale Francese. Un coro greco invece è stato composto dai componenti dell’associazione Auser. Il dialogo gioca sull’equivoco generato da alcune parole dal forte richiamo fonetico francese come garzoun/garçon, meir/mer. Da questa incomprensione linguistica nasce il comico, componente essenziale del giorno di Sant’Antonio Abate, primo giorno del Carnevale meridionale.
Si spengono le luci, un suono di fischietti riempe la stanza, giù il drappo mentre un riflettore illumina “La Burla” di Vito Moccia. Poi, fragoroso l’applauso del pubblico.

L’autorevole voce della dott.ssa Clara Gelao ha in seguito esposto i dettagli dell’opera. Già Direttrice della Pinacoteca Metropolitana “Giaquinto”, storica dell’arte di notevole prestigio e eminenza nel campo dell’arte pugliese dal XV al XVII secolo, Clara Gelao ha espresso pareri assolutamente favorevoli nei confronti dell’opera di Vito Moccia, accostando il nome dell’artista rutiglianese ai grandi del genere illustrativo del ‘900. Suggerimento della critica d’arte è quello di utilizzare l’opera come sponsorizzazione del museo utilizzando il lavoro di Moccia come simbolo o, per fare un esempio concreto, magari come cartoline per i turisti.
“La Burla” di Vito Moccia è rimasta esposta per tutta la serata del 17 gennaio per poi essere affissa nella sala d’ingresso del Museo de Fichietto in Terracotta “Domenico Divella”.
Live in the cell – Nirowa & R O C K O
La Josa è iniziata e il gruppo Room 70018 non perde l’occasione per sfoggiare due veri e propri “cavalli di razza” per il live della prima giornata della Fiera del Fischietto in Terracotta. Lo show del chiostro di Palazzo San Domenico prevede l’esibizione dei Nirowa in apertura con conclusione del dj rutiglianese Rocko.

I Nirowa, composti da Nico Selvaggio [Voce e Tastiere], Roberto Gallo [Basso] e Giuseppe Santorsola [Batteria] attirano i visitatori di Largo Pineta nel più accogliente chiostro, offrendo una deliziosa colonna sonora dai sapori Soul, Funk e R’n’B ai curiosi che si fermano per godersi della buona musica o chi approfitta della serata di festa per una visita al Museo del primo piano.

Tocca in seguito a Rocko scaldare gli animi di una fredda sera a suon di Bass music. La giusta atmosfera per la giusta serata.
Durante i live dei Nirowa e di Rocko, lo staff di Room 70018 ha creato appositamente per il 17 gennaio video personalizzati proiettati direttamente sulla facciata interna Palazzo San Domenico. Tra i soggetti, immancabile il caro gallo- scansionando in 3D un fischietto reale-, simbolo dell’arte figula rutiglianese.

Rock under the Clock
L’evento prende il nome dalla posizione in cui è stato collocato il palco del terzo evento de La Josa: esattamente sotto la Torre dell’Orologio in Piazza Colamussi. Protetti dall’imponente quadrante in maiolica, si sono esibiti per il flusso di turisti del 20 gennaio: Sasha Mannish (indie rock), G3 (trio di virtuosi chitarristi), O’Blade (Ambient/Lo fi), DΔniel (Hip Hop/ Dancehall).

Non solo musica- Arte e fotografia come linguaggio culturale
Tra gli intenti di Room 70018 e Frakasso c’è la volontà di esprimere l’estro artistico simulando la variopinta estrosità dei fischietti utilizzando una pluralità di linguaggi culturali. Alla musica, durante le due serate di Josa, si è aggiunta l’espressività artistica di fotografi, pittori e writers rutiglianesi.

Hanno esposto per La Josa i fotografi Francesco Paolo Gassi con l’esposizione “Anima, Plastica” tra le cui fotografie riconosciamo gli artisti Pippo Moresca e Patrizia Capassa; Francesco Meduso con la selezione fotografica “Naso all’insù“; Tiziano Renna con una selezione di tre tele e Davide Vavalle con Lorenzo Gigante in una performance di live writing, tele sul tema del “Fischietto in Terracotta” che saranno successivamente donate al Comune di Rutigliano.

Il progetto “La Josa” è stato realizzato da Room 70018 e Frakasso Blog, grazie al patrocinio del Comune di Rutigliano e supportato dall’Assessorato alla Cultura nella persona dell’assessore Giuseppe Rocco Poli ed al responsabile dell’Ufficio Cultura Giovanni Romagno.
La Josa è stata realizzata grazie all’aiuto di:
FOTOGRAFIA E GRAFICA
Foto e video a cura di Sasha Mannish – Videomaker
Grafiche Giuseppe Petruzzi
Sponsor ufficiale:
Divella S.p.a.
Partner :
Room 70018
FraKasso Blog
Essealcubo Studio
G-Spot event organizer