Nadia Terranova a Rutigliano per “Addio Fantasmi” finalista Premio Strega
«Una casa tra due mari, il luogo del ritorno. Dentro quelle stanze si è incagliata l’esistenza di una donna. Che solo riattraversando la propria storia potrà davvero liberarsene.»
Con queste parole la casa editrice Einaudi racconta “Addio Fantasmi“, romanzo di Nadia Terranova, nuova ospite di Giambattista Creatore per la Libreria Barcadoro in collaborazione con la Pro Loco Rutigliano.

Il Museo Civico Archeologico di Rutigliano accoglie l’autrice del romanzo finalista del Premio Strega ’19-’20, oltre che Romanzo vincitore del Premio Martoglio, del Premio Subiaco Città del libro e del Premio Alassio Centolibri 2019; dialoga con l’autrice Nadia Terranova, la Prof.ssa Dominga Lepore con la moderazione del giornalista Gianni Capotorto.
Addio Fantasmi – Trama
Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.

Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva.

«Scomparsa» è una delle parole attorno la quale viene snocciolata la trama di “Addio Fantasmi”. Nadia Terranova confessa di guardare di cattivo occhio tutte le espressioni che tendono ad eludere o minimizzare il concetto della morte, richiamando a sé l’esempio letterario di “L’anno del pensiero magico” di Joan Didion, libro nel quale viene affrontata la tematica del lutto nell’anno successivo alla morte del marito della stessa scrittrice. « è come se, chi perde qualcuno ne aspetti in un certo senso il ritorno» racconta Nadia Terranova. La paralisi di questa illusione impedisce una vera a propria vita che diventa, a questo punto, dedicata ad un impossibile ritorno.
Questo concetto diventa chiave di volta attorno alla quale si snoda la trama di “Addio Fantasmi” ma, naturalmente, lasciamo il meglio al lettore!
Buona Lettura.
Frakasso Blog – News Blog di Rutigliano