Noicattaro, pestaggio in branco contro un rutiglianese: Il video finisce su TikTok
È diventato virale il video che mostra un gruppo di circa 15 ragazzi infierire fisicamente contro un coetaneo. Un vero e proprio massacro avvenuto a Noicattaro ai danni di un ragazzo rutiglianese. Come se non bastasse, il brutale gesto è stato condiviso sulla nota piattaforma video Tik Tok.

Difficile ricostruire la vicenda data la mancanza quasi totale di versioni ufficiali e soprattutto in seguito alla grande mole di versioni e “voci di corridoio”.
Il Sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, ha dichiarato tramite post Facebook di aver allertato la locale stazione dei Carabinieri circa i fatti accaduti sul territorio. «Questi contributi – spiega Innamorato riferendosi ai video virali – sono stati molto utili per le ricerche atte ad individuare i responsabili dell’aggressione e saranno determinanti per l’attività che la locale stazione ha già posto in essere».
Poche notizie anche sulle condizioni del rutiglianese vittima del pestaggio. Mentre nella serata di ieri circolavano voci poco rassicuranti sulle gravi condizioni del ragazzo, sempre tramite il post di Raimondo Innamorato, si apprende che il Sindaco di Rutigliano Giuseppe Valenzano avrebbe rassicurato l’omologo nojano sulla buona salute della vittima.
Nota congiunta di Raimondo Innamorato e Giuseppe Valenzano
“Siamo disgustati dalle immagini che abbiamo purtroppo visto in queste ore e che coinvolgono un gruppo di ragazzi che appartengono alle nostre comunità. Un atto violento che non può essere giustificato in nessun modo compiuto da ragazzini nei confronti di un loro coetaneo. In queste ore abbiamo raccolto l’indignazione e lo sconcerto dei nostri concittadini. In momenti come questi vogliamo farci portatori di un messaggio di collaborazione: non basta quello che fanno le famiglie, spesso sole, o la scuola, caricata di ogni problematica; non bastano gesti simbolici e manifestazioni di piazza che si dimenticano quando si spengono le luci, fino al successivo episodio. Piuttosto dobbiamo lavorare tutti dalla stessa parte in ogni livello istituzionale per creare un nuovo impianto sociale senza lasciare spazio alla solitudine e all’isolamento dei ragazzi. Oggi i nostri giovani hanno bisogno di ritrovare nuovi modelli educativi, culturali e umani. Per questo metteremo in campo tutte le azioni possibili per promuovere una cultura che oggi più che mai deve ribadire il messaggio della non violenza. Lo faremo già nei prossimi giorni con una progettualità che coinvolgerà esperti, forze dell’ordine e cittadini di entrambe le comunità che saranno unite e solidali. Siamo concretamente coinvolti per costruire una nuova collettività che conferisca e restituisca alle famiglie il ruolo educativo necessario a costruire una socialità differente”.
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