Picciafuoco: Bottiglie artistiche in vendita per aiutare bambini in Burundi
Le sorprese di Picciafuoco non sono ancora finite. Gli “scarti” della fornace per la cottura di un manufatto in terracotta realizzata il 18-19-20 settembre 2020 troveranno nuova vita dall’altra parte dell’equatore.
Le bottiglie di vetro utilizzate per la realizzazione del forno Picciafuoco hanno subito un processo di deformazione a causa delle alte temperature raggiunte (picchi di 800°-900°) creando circa 500 manufatti di notevole bellezza artistica.
Sin da subito gli spettatori della tre giorni rutiglianese si sono interrogati circa i progetti che avrebbero dovuto interessare i manufatti in vetro.
La pagina Facebook di LUP – Laboratorio Urbano Paese ha svelato l’arcano:
[PICCIAFUOCO] 🍾 Le bottiglie che il fuoco ha plasmato e modellato durante Picciafuoco: Il respiro di Galloforie si sono…
Pubblicato da LUP – Laboratorio Urbano Paese su Venerdì 25 settembre 2020
Le bottiglie superstiti sono state lavate ed etichettate con adesivi esplicativi per poter essere protagoniste di una manovra di marketing i cui proventi verranno in buona parte devoluti alla Onlus 4INZU.
4INZU è nota a tutti per l’impegno profuso nella realizzazione di opere strategiche di primaria necessità a favore dei villaggi del Burundi, costruendo recentemente un orfanotrofio. Il ricavato dalla vendita di Picciafuoco sarà dunque devoluto per la realizzazione di una muraglia protettiva utile a garantire la sicurezza delle bambine ed i bambini alla ricerca di un luogo in cui sentirsi a casa.
Il costo di ciascuna bottiglia è di di 8 euro. Per l’acquisto è possibile sufficiente un messaggio ai seguenti numeri:
Leo: 3470329802 (WhatsApp)
Nunzio: 3313436811
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