Pineta Comunale: Il metodo V.T.A. spiegato da Francisco Carlos Sansiviero
Tema caldo all’ordine del giorno è quello sugli interventi attuati nel mese di Febbraio sulla Pineta Comunale di Rutigliano. Il polmone verde del paese è stato salutato dai cittadini i quali, in gran parte, si sono dimostrati indignati dal procedimento di messa in sicurezza. Nonostante la misura attuata sia stata discussa in Sala Consigliare il 27 gennaio 2020 alla presenza dei cittadini assieme all’Assessore al verde pubblico Antonio Romito, all’Ingegnere Comunale Carlo Ottomano e all’esperto agronomo Francisco Carlos Sansiviero, la faccenda ha riscosso diverse critiche.
Per questo motivo abbiamo intervistato l’esperto chiamato a valutare e mettere in sicurezza la Pineta Comunale, rivolgendogli alcuni dei quesiti venuti fuori in questi giorni e chiedendo spiegazioni riguardo il metodo utilizzato.
Molti cittadini hanno, infatti, mostrato perplessità riguardo il metodo chiamato semplicisticamente “a vista”. Si tratta della procedura denominata V.T.A. (Visual Tree Assessment); non un metodo soggettivo bensì una tecnica di indagine riconosciuta al livello internazionale.

Conosciamo meglio il Dott. Francisco Carlos Sansiviero e il metodo utilizzato per la procedura sulla Pineta Comunale:
Francisco Carlos Sansiviero
È l’agronomo che si sta occupando della Pineta di Rutigliano e di tutti gli alberi della stessa specie sul territorio rutiglianese. Il suo lavoro nel paese riguarda nello specifico il Pinus Halpensis ed il Pinus Pinea. Di origini portoghesi, è da 33 anni in Italia dei quali 20 anni passati sul campo del Verde Urbano. Nei primi anni ‘90 si avvicina e specializza alla Visual Tree Assessment, (valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche; in acronimo VTA) metodologia riconosciuta nel panorama scientifico internazionale studiando il metodo dal suo ideatore, l‘esperto mondiale di meccanica degli alberi (biomeccanica), Claus Mattechk.
In cosa consiste “l’analisi visiva”?
“La Società italiana di Arboricoltura (SIA) e il suo corrispettivo internazionale (International Society of Arboricolture) hanno messo a punto un protocollo. Cosa dice questo protocollo? Dice che bisogna fare un’analisi visiva e conseguentemente uno screening. L’amministrazione voleva partire con un’analisi strumentale i cui costi si amplificano a seconda della specificità, ma non si può pensare di compiere questo tipo di analisi su un campione così vasto. Si è preferito procedere con un’indagine conoscitiva della situazione della pineta – che avevo già capito non stare benissimo- dopodiché selezionare gli alberi che potrebbero essere interessati all’analisi strumentale.
A fine dicembre 2019 mi è stato dato l’incarico ed abbiamo iniziato con l’analisi visiva dei dati ed effettivamente abbiamo trovato una situazione molto disastrata.”

Cosa avete riscontrato?
“Ci è stato riferito che nel 1985/1986 [e nel 1999/2000 secondo altre fonti, ndr] è stata effettuata una pratica chiamata capitozzatura. Il pino, come tante altre specie, ha una forma di crescita che si caratterizza con la dominanza apicale. Quando i pini hanno raggiunto una certa altezza, sono stati tagliati il loro tronchi. I rami laterali che, nel frattempo, hanno cercato di soddisfare la dominanza apicale, si sono sviluppati però “a gomito” (terminologia utilizzata nella relazione V.T.A.). Le fibre del legno di pino, non avendo una buona resistenza alla torsione, si sono indebolite portando anche alla caduta di grossi rami e compromettendo la stabilità della pianta che, a questo punto, diventa instabile nelle condizioni di forte vento.”

Nel tempo si è parlato, tra le cause della situazione arborea, di cattive condizioni di irrigazione
“L’analisi visiva non permette di verificare lo stato delle radici.
Per analizzare le radici occorre un esame di tipo strumentale ed è una pratica invasiva: bisogna scavare con molta delicatezza, come un archeologo. Tuttavia i sintomi di malattie alle radici si ripercuotono al 99% sulla chioma. In Pineta non trovo alcun sintomo sulla chioma. All’eccesso di acqua, ad un terreno non drenante, ad un ristagno idrico, l’albero risponde con l’ingiallimento della chioma. Per questo motivo escludo un problema legato all’irrigazione.”
Come vengono scelte le emergenze?
“A ciascun albero viene data una valutazione in base ad una scala di 5 valori: Dalla A alla D in base alle condizioni della pianta (A= ottima forma, D=emergenza, prima di D esiste un livello C-D in cui diventa necessario un intervento drastico).In base a questa classificazione è stata redatta una planimetria valutando tutti gli alberi [ATTENZIONE: la planimetria è provvisoria sono già state effettuate modifiche ,ndr]. Due settimane fa, durante i lavori, un cittadino ha segnalato una situazione pericolosa. A causa del forte vento un pino ha iniziato a scricchiolare e presentava una vistosa lesione. Abbiamo rimosso quell’albero che era stato valutato come C-D. Sui pini classificati come C-D viene effettuato un monitoraggio semestrale considerando che i risultati di una procedura arrivano in circa 10 anni.”
Secondo Lei il pino è una specie adatta all’ambiente urbano?
“Il pino è una pianta “un po’ individualista”, ha bisogno dei suoi spazi, tanto è vero che la pineta è una creazione dell’uomo. Un problema generale delle pinete è quello che i pini hanno bisogno del loro spazio; la natura ha dato loro un assetto per il vento molto studiato. Nella pineta di Rutigliano sono stati piantati a 6 metri per 6 metri e questo è sbagliato. Ogni pino è generalmente a sei metri di distanza l’uno dall’altro mentre la distanza necessaria alla crescita è di circa 10-12 metri.
Abbiamo iniziato a salvare la parte della Pineta più disastrata. Vicino al bar, anche lì la situazione è disastrata ma non tanto evidente come quella su cui stiamo lavorando.”
Dopo gli interventi basati sulla valutazione visiva, quale sarà la prossima mossa?
“Per ciascuno dei 155 alberi della pineta verrà creato un profilo con una valutazione e corredato di foto ed altre informazioni e sottoposti ad ispezioni semestrali in modo da verificare il miglioramento o peggioramento della situazione e, nel caso, intervenire con azioni mirate.”
State valutando interventi in altre aree del paese?
“Paisiello, via Madonna delle Grazie, via Conversano, via Cellamare e tutte le zone in cui ci siano pini, ci stiamo concentrando sui pini.”
La Pineta perderà i suoi alberi?
“Verranno ripiantati dalle scuole ma lascio che sia l’Assessore Romito a dare maggiori informazioni.
Fino ad oggi abbiamo abbattuto 8-9 alberi ed abbiamo previsto di piantumare altri 4 pini ad una distanza ottimale. Durante l’incontro del 27 gennaio è stato chiesto alla cittadinanza “che tipo di albero vorreste?”, tutti hanno richiesto i pini.”
Planimetria e “Verifica della stabilità biomeccanica delle alberature comunali”
Tramite “Accesso agli Atti” è possibile prendere visione della documentazione prodotta dal dott. Sansiviero in merito alla condizione biomeccanica e della stabilità degli alberi della Pineta Comunale. La perizia è incompleta e parziale ed è lo stesso agronomo a specificarlo in quanto la valutazione prodotta è stata richiesta in stato di emergenza; la planimetria è tutt’ora in evoluzione e modifica a seconda dell’avanzamento delle analisi. Il dott. Sansiviero ci aggiorna sulle modifiche effettuate nel frattempo alla planimetria che saranno integrate nella successiva rendicontazione.
Legenda:
Ciascun albero è stato rinominato con un codice alfanumerico: le prime tre cifre corrispondono al numero dell’area in cui si trovano, la lettera rappresenta la specie della piantagione mentre gli ultimi caratteri fanno riferimento al numero specifico di ciascun albero.
Ogni albero è rappresentato in un cerchio, i probabili abbattimenti sono identificati con un quadrato.

Planimetria:
La planimetria riportata in seguito è PROVVISORIA. Il dott. Sansiviero spiega come la vegetazione a ridosso di via fiume (tranne i due alberi segnati in rosso, quello a destra era già morto prima dell’abbattimento secondo l’agronomo) non verranno subito abbattuti ma monitorati.


Un po’di storia
Nell’ ‘800 si hanno notizie dell’area in cui oggi sorge la Pineta Comunale di Rutigliano come orto in concessione ai domenicani del vicino monastero (Palazzo San. Domenico), in concessione dalla Basilica di San Nicola di Bari, proprietaria del fondo. Successivamente il bene passò al demanio comunale. Fino 1902 gli ingegneri comunali hanno valutato quell’area come “malsana” ed “infettiva”. Con l’istituzione del plesso scolastico “G. Settanni”, abbiamo la nascita di una proto-Pineta.
“Il 12 febbraio 1933 si celebrò la Festa degli alberi” e, come leggiamo nel diario dell’insegnante Gemma Violante:

“Stamane abbiamo fatto la festa Nazionale degli alberi rimessa in onore dal Regime Fascista. La festa si è svolta nel campo dell’Edifizio scolastico, alla presenza di tutte le Autorità dei militi, dei Balilla e delle Piccole Italiane.
Diario dell’insegnante Gemma Violante, giorno 12 febbraio 1933
Il significato della festa è stato ampiamente illustrato dal signor Direttore.
Dopo si sono piantati degli alberelli lungo il torrente, fra i canti dei nostri scolari.”.
L’area che diventerà Pineta Comunale veniva, infatti, utilizzata dal plesso scolastico e, dagli anni ’40, come “Orto urbano di Guerra”.
Sommariamente si può attribuire la nascita della Pineta agli anni ’20-’30 del ‘900, dopo la bonifica della zona alluvionale e dopo la Prima Guerra Mondiale (come anche confermato dagli anziani rutiglianesi all’agronomo Sansiviero).
Fonte di riferimento: “L’edificio scolastico: Cento anni di storia (1902-2002)” di Alma Lucente e Gianni Capotorto.
Gli alberi caduti: Gli articoli di cronaca degli ultimi 5 anni
Carrellata di articoli di cronaca di Gianluca Giugno negli ultimi 5 anni. Attenzione, la lista potrebbe non essere completa.
del 5 luglio 2016: http://www.rutiglianoweb.it/cronaca/5106-enorme-ramo-caduto-in-pineta.html
16 febbraio 2016: http://www.rutiglianoweb.it/cronaca/4695-rutigliano-albero-caduto-vento-strage-sfiorata-foto.html
1 maggio 2016: http://www.rutiglianoweb.it/cronaca/4955-cade-albero-in-via-madonna-delle-grazie-ennesima-tragedia-sfiorata.html
6 marzo 2015: http://www.rutiglianoweb.it/cronaca/3644-cade-albero-via-fiume-rutigliano-feriti.html
Gianluca Giugno Giornalista Pubblicista, classe ’93, rutiglianese e in continuo aggiornamento sul mondo della scrittura. Creatore e curatore del sito Frakasso.it.