Puglia più bella regione del Mondo? La Fake News da cui non vogliamo svegliarci
L’estate ha inizio ed eccomi di nuovo davanti ad un tormentone già visto.
Spulciando tra riviste online leggo cose del genere (non riporto il testo esatto, non mi interessa riferirmi ad una particolare rivista):
Sembra che la National Geographic, Lonely Planet e il New York Times abbiano incoronato la Puglia come regione e meta turistica più bella del mondo per il 2019, così come negli anni passati. Un mega concorsone tra le località turistiche del mondo, comprese le piramidi di Giza e il Grand Canyon.

Per dover di cronaca riporto tali classifiche senza commenti:
https://www.lonelyplanet.com/best-in-travel/value
https://www.nytimes.com/interactive/2019/travel/places-to-visit.html
https://www.nationalgeographic.com/travel/features/best-trips-2019/
Ma, ad onor del vero:
Bari tra le migliori 10 mete estive EUROPEE
https://www.repubblica.it/viaggi/2019/05/21/news/bari_tra_le_migliori_mete_estive_per_lonely_planet-226766343/#gallery-slider=226769393
Premio alla Puglia e alle sue eccellenze al travelshow di NY
https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/01/28/news/turismo_la_puglia_premiata_dal_new_york_times-217662969/
La National interessata a Bari
https://www.nationalgeographic.com/travel/destinations/europe/italy/meet-quirky-characters-bari-italian-town/
Mi son perso l’articolo per la miglior focaccia d’Italia.

La mia riflessione non fa il focus su notizie del genere, che poi ognuno può interpretare come vuole (fake news? cattiva stampa? mala sanità? nuove scoperte circa l’anello mancante?), ma piuttosto su di un fenomeno che permea il nostro già poco sano, ma interessante, tessuto sociale.
Un autoconvincimento basato spesso su notizie false che volontariamente non approfondiamo, pur di non correre il rischio di non goderci un momento positivo o psicotropo (vd. Dipendenza).
Qualcuno la chiamerebbe Fallacia di Gambler, grazie (grazie mille) alla quale tendiamo a dare particolare importanza agli eventi del passato, credendo che influenzeranno in qualche modo i risultati futuri, autorizzandoci a rimandare(di generazione in generazione) le decisioni difficili ed impegnative, riproponendo coattivamente scenari degni dei migliori componimenti Beckettiani, aspettando la Carrozza di Godot.

E’una bellissima regione, di sicuro bella non per merito nostro, di sicuro non bello vedere spiagge di una famosa località turistica ancora da allestire il 15 giugno perché si aspetta il 30 per la festa del patrono, evidentemente più importante dei turisti Inglesi e Tedeschi (ma anche qualche Italiano), frutto di una fine e machiavellica strategia di marketing del territorio.

Io svolgo l’attività di imprenditore ormai da tempo, mio malgrado sono portato a misurare i risultati, e noto come tali pregiudizi, evidentemente stimolati dal main stream, siano funzionali poi ad affossare l’iniziativa, a porre filtri nei confronti delle idee Bio-Diverse, che per arrivare alla loro realizzazione passano da degli step a volte mortificanti, sempre se riescono a sopravvivere.
Mi sento di dire che quando ci si convince che tutto può andar bene col sistema esistente, che possiamo stare fermi fieri dello scoglio sul quale abitiamo… ma poi ci accorgiamo che stiamo dove stavamo prima, capita poi di sfogare le nostre frustrazioni nei confronto dell’altro da noi, spingendoci a volte a definirci in un’espressione (spesso di voto) che, in ultima analisi, rappresenta realmente il disprezzo per questa nostra accidia mentale e incapacità di nutrire o accogliere pensieri originali e innovativi.
Arcangelo Ronco
Frakasso Blog – News Blog di Rutigliano