RKO, una web radio al Teatro Kismet Opera: intervista a Carlo Chicco
Dove si ascolta la musica oggi? Quando ero uno studente ascoltavo spesso emittenti come Controradio, Radio Popolare, Radio Città Futura, Radio Rai e mi lasciavo coinvolgere e incuriosire da trasmissioni in cui si potevano ascoltare le nuove uscite e conoscere i concerti o le serate della zona. Radio, radioline e radioloni erano oggetti molto sacri. Poi la band larga ha creato la web-radio e le piattaforme streaming, si è ampliata l’offerta, il Pc e dispositivi derivati sono diventati gli strumenti principali per ascoltare musica. Ma come ci si può orientare? Vista la quarantena obbligata da questo virus maledetto, vi raccomandiamo di curiosare su RKO (rkonair.com), la web radio del Teatro Kismet Opera di Bari partita qualche mese fa. Per l’occasione abbiamo scambiato due chiacchiere con il fondatore Carlo Chicco, storico conduttore radiofonico e dj dell’alternativo barese.
La nascita di RKO coincide con il ritorno del Teatro Kismet Opera. Quali sono le sinergie e gli obiettivi che vi ponete?

Avevo da tempo l’idea di aprire una radio tutta mia, dopo la mia passata esperienza a Bari ma anche in network con Radio Popolare di Milano. Questo lavoro lo faccio ormai da tanto tempo ed ho svariate collaborazioni nazionali che mi hanno permesso di creare contatti e collaborazioni artistiche consolidate nel corso degli anni. Avendo le molto idee chiare di come dovesse essere impostata e cosa doveva trasmettere in musica e contenuti, credo che l’autogestione sia stata l’unica soluzione. Quindi mi sono rimboccato le maniche e grazie all’aiuto della mia compagna Paola Pagone e con qualche sacrificio in più è nata RKO. La collaborazione con il Teatro Kismet, teatro totalmente rinnovato ed ampliato, è arrivata come se il destino avesse deciso per noi, nuovi inizi che si incontrano e si intrecciano per dar vita a qualcosa di speciale. Ci siamo ritrovati e abbiamo deciso di far partire questa collaborazione che vede la sede della radio proprio nel foyer del teatro, una postazione tutta trasparente, senza veli, una radio che si vede oltre che essere ascoltata. Un nuovo spazio d’informazione culturale dedicato alla musica, al teatro, alla danza, allo spettacolo, al sociale, alla controinformazione, ai diritti civili, con una particolare attenzione al nostro territorio. Promozione e supporto delle realtà artistiche regionali in loco e fuori dai nostri confini. Quindi musica, teatro, danza, fotografia, arte e così via. Con il teatro condivideremo molti contenuti e parallelamente alla programmazione già ricca del Kismet ci saranno delle proposte musicali, come serate danzanti, showcase di artisti, presentazioni e live set nel foyer che è stato già cablato per permetterci le dirette esterne. Insomma interazione tra le varie forme d’arte; ogni programma radio ha una sua storia e racconta delle storie. Molto presto ci sarà una conferenza stampa di presentazione.
Presentaci la programmazione di RKO. Vista la tua esperienza nel circuito alternativo barese, come è cambiato fare un certo tipo di radio oggi?

La radio ha sede nel Teatro Kismet ma ha redazioni sparse su tutto il territorio, così da avere programmi che arrivano in diretta anche da Lecce per esempio, perché mi è sempre interessato il concetto di rete e collaborazione. Siamo sulla nostra piattaforma www.rkonair.com ma siamo anche su spreaker o spotify e trovate i nostri contenuti su twitter o facebook, ad oggi dopo solo 4 mesi di programmazione siamo già arrivati a 20.000 utenti! Nella radio sono convogliati appassionati ed esperti di musica e arte in generale, giornalisti, promoter, musicisti. Sono molto contento che persone come Gianluigi Trevisi (Direttore di Time Zones) o il giornalista Nicola Gaeta abbiamo sposato la causa, ma con loro ci sono Nabil Bey voce dei radiodervish o Cesko leader degli Apres la Classe, Michele Casella (Pool), Tommi Bonvino (Giovinazzo Rock), Tobia Lamare (Lobello records) Francesco Costantini, Mimmo Iannone (Altradanza), Vito Santamato (BUG) Gigi e Giovanni della HipHopera Foundation: insomma l’elenco è lungo, fatto di tante persone che arricchiscono il nostro palinsesto ogni giorno. Programmi in lingua, programmi al femminile (Ribellule Isteriche o Luciana Manco), dal rock al jazz passando per l’elettronica, ho cercato di coprire ogni spazio ed è tutto in evoluzione. Trovate ogni cosa sul nostro sito e pagina fb che aggiorniamo quotidianamente. La radio da quando ho iniziato è cambiata molto, l’fm ha perso il suo primato per lasciare spazio al web, i dati parlano chiaro e la fruizione della musica va in questa direzione. Funzionano di più i podcast che le dirette per esempio, un po’ come accade con la tv ed il suo “on demand”, che ti fa scegliere quello che vuoi quando vuoi. La differenza la fanno le persone ed i contenuti, quindi ci tengo ad avere un linea editoriale ben precisa e culturale ma senza ovviamente prenderci troppo sul serio! Ognuno ha portato il proprio know-how all’interno del progetto radio così da avere ad oggi una programmazione variegata e molto interessante per idee e contributi. Ogni giorno passiamo informazioni, novità, intervistiamo band nazionali e regionali. Abbiamo tantissimi utenti che ci ascoltano dall’estero ed abbiamo già intrapreso collaborazioni con festival internazionali come lo Sziget di Budapest ed il Primavera Sound a Barcellona. La radio è cambiata e si è evoluta insieme alla comunicazione che ormai è al 4.0 o forse di più!
Quali sono i tuoi programmi radio preferiti di sempre? A chi ti sei sempre ispirato e cosa ascolti oggi con maggior favore?
Quando ero piccolo ascoltavo Radio RAI, i programmi musicali notturni, quelli per appassionati per intenderci perché ero curioso e volevo saperne sempre di più, non mi sono mai piaciuti quelli di solo intrattenimento o strettamente commerciali. Oggi ascolto radio Capital su tutto, Virgin dove ho anche amici ma come tutti mi piace cercare da solo sul web e quindi anch’io come i “giovani”, anche se non lo sono ormai più, sono sempre in internet senza precludermi spazi, luoghi o lingue.


Dottore magistrale in economia e management, assistente applicativo e fiscale aziendale, tantissimi concerti in giro per l’Europa sul groppone, co-fondatore di Nojarella e Indiepercui 103.